Contratti assicurativi equi, premi di Cassa malati a prezzi accessibili e un freno alle chiamate pubblicitarie – queste sono tre delle dieci richieste concrete, che l’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori pone alla politica in occasione dell’odierna Giornata mondiale dei diritti dei consumatori (15 marzo). In confronto all’UE le consumatrici e i consumatori svizzeri hanno tuttora meno diritti e meno protezione. L’ACSI (Associazione Consumatori della Svizzera Italiana) e le sue consorelle SKS (Stiftung für Konsumentenschutz) e FRC (Fédération Romande des Consommateurs) esortano Consiglio federale e Parlamento a rafforzare i diritti dei consumatori e in particolare a mettere in atto senza indugio questi dieci punti:
1. Riduzione delle spese giudiziarie esorbitanti
L’accesso alla giustizia e l’applicazione della legge non sono purtroppo una cosa scontata in Svizzera. Al contrario: normalmente, solo le grandi società e i privati cittadini economicamente benestanti possono permettersi di difendere i propri diritti in tribunale e ricevere il verdetto di un giudice. L’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori chiede che le esorbitanti spese giudiziarie siano ridotte in modo che ogni cittadino in Svizzera possa permettersi di rivolgersi ai tribunali.
2. Introduzione delle azioni collettive
Un consumatore che vuole richiedere un risarcimento da una società, deve oggigiorno in Svizzera presentare da solo una causa legale lunga e dispendiosa – malgrado ci siano molti altri consumatori che hanno subito lo stesso identico torto. Di conseguenza molti consumatori rinunciano del tutto all’azione legale e sempre più imprese si rendono conto di poter utilizzare pratiche contrarie alle norme senza conseguenze. Per questo l’Alleanza vuole che venga introdotta in Svizzera la possibilità di effettuare azioni collettive – tuttavia non sul modello americano, dove le class action sono fondate su richieste di risarcimento esorbitanti.
3. Contratti assicurativi equi
La Legge federale sul contratto d’assicurazione compirà quest’anno 111 anni! La legge è caratterizzata da uno squilibrio enorme fra i diritti e i doveri delle due parti a svantaggio dell’assicurato. È imperativamente necessario che questo sia corretto nell’ambito dell’attuale revisione della legge e che venga varata una legge moderna, equilibrata e più favorevole ai consumatori.
4. Una protezione dei dati efficace
Più la digitalizzazione progredisce, più la protezione dei dati diventa importante. L’Alleanza richiede pertanto che standard elevati di protezione dei dati, sicurezza dei dati e trasparenza diventino parte integrante della cultura aziendale. Inoltre la Legge sulla protezione dei dati deve prevedere mezzi legali efficaci e possibilità di sanzioni per agire contro le imprese irragionevoli e le loro disposizioni o pratiche abusive.
5. Diritto alla riparazione
L’Alleanza richiede il “diritto alla riparazione” per i beni di consumo. Questo include, per esempio, l’accesso a pezzi di ricambio economici (almeno fino a 5 anni, ma preferibilmente fino a 10 anni dopo la cessazione della vendita del prodotto) e la possibilità di aprire i prodotti per poterli riparare, senza che per questo si rompano, a meno che ciò non vada contro ad esigenze basilari di sicurezza.
6. Maggiore chiarezza nel punto vendita
I consumatori devono avere accesso a cibo sano, sicuro, economico e rispettoso dell’ambiente. Questi requisiti devono essere soddisfatti anche per altri beni di consumo come cosmetici, giocattoli, abbigliamento, ecc. Solo informazioni chiare sugli effetti sulla salute, sulla composizione, sul metodo di produzione e sull’origine consentono ai consumatori di prendere decisioni informate e responsabili.
7. La Svizzera non deve più essere l’isola dei prezzi elevati
Da anni i consumatori in Svizzera pagano molto di più per prodotti assolutamente identici rispetto ai paesi limitrofi, in particolare per cosmetici, riviste, abbigliamento, giocattoli e articoli sportivi. Queste forti differenze di prezzo non possono essere giustificate da maggiori costi per salari o affitti. L’Alleanza richiede che i prezzi delle merci importate diminuiscano in modo significativo e che questi risparmi sui costi vengano trasferiti ai consumatori. A tal fine, l’alleanza con vari partner ha lanciato l’Iniziativa per prezzi equi e l’ha presentata alla Cancelleria federale nel dicembre 2017. L’iniziativa richiede un inasprimento della legge sui cartelli.
8. Stop alle chiamate pubblicitarie
Nonostante l’asterisco sull’elenco telefonico ogni mese in Svizzera si contano circa 18 milioni di chiamate indesiderate sulla rete mobile e fissa. L’Alleanza esorta tutte le società di telecomunicazione a filtrare tali chiamate, così come viene già fatto con successo da Swisscom. Inoltre, non solo i call center, ma le compagnie di assicurazione e le casse malati, dovrebbero poter essere multate in caso di mancata osservanza dell’asterisco.
9. Assistenza sanitaria a prezzi accessibili
I premi di cassa malati aumentano di anno in anno e la partecipazione già record dei consumatori ai costi della salute dovrebbe continuare a crescere anche in futuro. Per molte economie domestiche, questo non è più sostenibile. Non è accettabile che i consumatori paghino per il fatto che le casse malati, i fornitori di prestazioni sanitarie e i produttori di farmaci blocchino di fatto qualsiasi proposta di intervento e che l’Ufficio federale della sanità pubblica non stia agendo come autorità di vigilanza. Al fine di riportare i crescenti costi sotto controllo, è necessario introdurre un sistema efficace di gestione della qualità e dell’adeguatezza delle cure, un sistema di prezzi di riferimento per i medicinali, un controllo efficace e trasparente delle fatture e un aggiornamento periodico delle tariffe.
10. Nessuna discriminazione nell’assicurazione di base
La cassa malati Helsana propone un’applicazione per smartphone, che favorisce finanziariamente i suoi assicurati di base che praticano sport o sono attivi in altri modi. Le persone con difficoltà motorie o disabilità che non sono in grado o non vogliono fare sport e coloro che non possiedono uno smartphone o che danno grande importanza alla protezione dei propri dati personali, non possono beneficiare degli sconti. Sono discriminate. Deve essere vietato alle casse malati di minare il principio di solidarietà dell’assicurazione di base con tali sistemi di sconti.
Oggetti connessi: la CFC invita a trovare il giusto equilibrio fra protezione e innovazione
In occasione della giornata odierna, anche la Commissione federale del consumo (CFC) propone una riflessione sul tema della regolamentazione degli oggetti connessi (per leggere, cliccare sul PDF dell’anno 2019).