Manuale del consumatore Rischi alimentari

Allergia e intolleranza alimentare

Allergia alimentare
È l’effetto prodotto sull’organismo dalle sostanze contenute nei cibi che assumiamo. I sintomi dell’allergia alimentare si scatenano entro breve tempo dall’assunzione – anche in piccole quantità – dell’alimento o del gruppo di alimenti che stimolano in modo esagerato il sistema immunitario.
Circa il 2% della popolazione residente in Svizzera soffre di allergie alimentari. Quasi tutti gli alimenti contengono potenziali allergeni, ma il 90% delle reazioni allergiche è causato da un numero contenuto di cibi.
Come si produce una reazione allergica?
L’evoluzione dell’allergia si svolge in tre fasi:

  • contatto con l’allergene presente nell’alimento (reazioni provocate da una sostanza, di regola una proteina);
  • aumento del livello di Immuno-globuline E (IgE), anticorpi, prodotti dal sistema immunitario, in risposta a un agente estraneo;
  • presenza di cellule che rilasciano istamina o altre sostanze quando entrano in contatto con le IgE, provocando i sintomi dell’allergia

Quando il sistema immunitario riconosce la presenza di un allergene in un alimento produce anticorpi in risposta all’agente estraneo. Contemporaneamente l’organismo manifesta sintomi quali: ingrossamento delle labbra, crampi allo stomaco, vomito, diarrea, orticaria, eruzioni cutanee o eczemi, problemi respiratori.
Un tipo di reazione grave, ma per fortuna rara, è lo shock anafilattico, che può essere fatale e richiede cure mediche immediate. Le reazioni allergiche sono rare ma, in teoria, tutti gli alimenti, e in particolare tutte le proteine, possono causarle.
Oggi non esistono adeguati trattamenti per la cura definitiva delle allergie alimentari: una volta diagnosticata l’allergia, l’unico rimedio efficace è la cosiddetta dieta “di esclusione”, cioè l’eliminazione dell’alimento dalla dieta.

Intolleranza alimentare
Coinvolge il metabolismo e non il sistema immunitario. Sia gli additivi, utilizzati dall’industria alimentare per migliorare il gusto, l’aspetto e la conservazione dei cibi, che gli alimenti stessi possono contenere sostanze alle quali l’organismo reagisce con una “reazione avversa”, con manifestazioni a carico sia degli organi interni, ad esempio l’intestino, che esterni, la pelle.
L’intolleranza alimentare è legata alla quantità di alimento assunto ed è determinata sia da particolari molecole presenti negli alimenti, che da disfunzioni dell’apparato digerente o da disturbi digestivi dovuti a carenze enzimatiche (ad es. le persone allergiche al lattosio, lo zucchero del latte, hanno una carenza di lattasi, l’enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte). L’uso indiscriminato, inoltre di insetticidi, diserbanti e fitofarmaci impiegati nella coltivazione di prodotti alimentari, provoca sempre di più reazioni spiacevoli.
Nei bambini, una causa scatenante potrebbe essere l’introduzione prematura nella dieta del neonato di alimenti che il suo apparato gastroenterico non è ancora in grado di assorbire, ciò che crea le premesse di un’ipersensibilizzazione del corpo nei confronti di antigeni alimentari.
Un uso eccessivo di additivi alimentari (o anche assumere quantità esagerate di cibi esotici, contro i quali il nostro organismo non ha potuto sviluppare eventuali meccanismi di difesa) può certamente peggiorare ulteriormente la situazione.

Come si manifesta l’intolleranza?
L’intolleranza può provocare sintomi simili all’allergia (tra cui nausea, diarrea e crampi allo stomaco). Si manifesta quando il corpo non riesce a digerire correttamente un alimento o un componente alimentare. Mentre i pazienti allergici devono in genere eliminare del tutto il cibo incriminato, le persone che hanno un’intolleranza possono spesso sopportare piccole quantità dell’alimento o del componente in questione senza sviluppare sintomi (ad eccezione delle persone sensibili al solfito – additivo alimentare – e al glutine).