Tratto dalla Bds 7.23. Sono disponibili sempre più varietà di “yogurt” vegani non soltanto nei negozi specializzati, ma anche sugli scaffali dei supermercati. Se fino a qualche anno fa si trovavano quasi unicamente prodotti a base di soia, oggi se ne trovano anche a base di numerosi altri ingredienti, come per esempio cocco e anacardio. Abbiamo guardato un po’ più da vicino cosa contengono, operando anche un piccolo confronto con alcuni yogurt tradizionali (a base di latte). Lo scopo è mettere in evidenza le differenze e peculiarità di questi prodotti.
Sugli scaffali dei supermercati, o forse in questo caso dovremmo dire nei frigoriferi, è ormai disponibile una discreta quantità di alternative vegane allo yogurt. Naturalmente, la disponibilità di questi prodotti varia da un negozio all’altro, ed è più facile reperirne una buona varietà nelle filiali più grandi. Anziché essere a base di latte, questi prodotti possono essere a base di soia, cocco, anacardio, mandorla, lupino, riso o altro. Ma non tutte queste varianti possono es- sere reperite in un normale supermercato.
A cosa è dovuto l’aumento di questi prodotti? Curiosità? Moda? Rispondono ad un bisogno di prodotti alternativi a quelli tradizionali? Danno l’idea di essere più sani? O ancora si tratta invece di acquistare prodotti con un minor impatto ambientale?
Quel che è certo, è che con l’ampliarsi della scelta di prodotti nei supermercati le consumatrici ed i consumatori rischiano di trovarsi un po’ smarrite/i quando si trovano di fronte al frigorifero del negozio. E in molti casi prodotti che all’apparenza sembrano identici o comunque simili, possono in realtà contenere ingredienti molto diversi. In questo senso viene anche da chiedersi se tutti coloro che acquistano sostituti vegani dello yogurt lo facciano consapevolmente o se invece in maniera un po’ casuale.
Da notare che volendo si potrebbe ovviamente ampliare il discorso a molti altri prodotti “simili” come budini o crème fraîche. Anche in quel caso esistono numerose alternative vegane.
In questo breve approfondimento, non ci chineremo sulla questione dell’impatto ambientale dei prodotti a base di latte rispetto a quelli a base di soia, cocco o altro. Si tratta di un tema indubbiamente interessante, ma che meriterebbe un articolo a sé stante. Per lo stesso motivo, non parleremo in questa occasione della differente provenienza degli ingredienti che si trovano all’interno di questi alimenti.
Lo scopo in questo caso è infatti piuttosto un confronto dal punto di vista nutrizionale.
Di seguito l’articolo completo: