L’Ordinanza sull’assicurazione contro gli infortuni (OAINF) prevede che tutti i lavoratori dipendenti – anche le persone occupate a tempo parziale – sono obbligatoriamente assicurate contro gli infortuni professionali e non professionali; l’assicurazione contro gli infortuni non professionali è però obbligatoria solo se lavorano presso un datore di lavoro almeno per 8 ore alla settimana.
I premi per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sono assunti dal datore di lavoro, mentre i premi per gli infortuni non professionali (INP) sono generalmente a carico del lavoratore. Nulla però impedisce al datore di lavoro di partecipare al finanziamento.
Nel caso di una persona che non lavora regolarmente il datore di lavoro può trattenere la quota assicurativa INP pur non sapendo ancora quale sarà la media delle ore di lavoro che farà il dipendente durante l’anno. Se a fine anno, risulterà che non sono state raggiunte le 8 ore di lavoro settimanali (che corrisponde a 384 ore l’anno), il datore di lavoro dovrà restituire i premi per la copertura assicurativa trattenuti dalla busta paga.
Per chi non è obbligatoriamente assicurato contro gli infortuni dal datore di lavoro, la copertura (ma solo per le cure mediche) è data dalla LAMAL (Assicurazione malattia) che include l’infortunio. L’eventuale esclusione dell’infortunio dalla copertura di base LAMAL può essere richiesta dall’assicurato-salariato già coperto per gli infortuni professionali e non professionali ma deve essere sempre confermata per iscritto dal datore di lavoro.
I premi INP
I premi per infortunio non professionale sono attorno all’1,8 % per le coperture private, ossia per le ditte che non sottostanno alla copertura SUVA*; da 1,55 a 2,11 % per la copertura data dalla SUVA (che copre in genere rischi più elevati).
* Istituto nazionale svizzero di assicurazione