Sono arrivate nel nostro paese le prime “biblioteche delle cose”: luoghi dove è possibile prendere tutta una serie di oggetti in prestito. Oggetti che magari si usano soltanto una o due volte all’anno e che ha quindi poco senso comprare. Pensiamo per esempio a una tenda, un letto da viaggio per neonati, un trapano o delle ciaspole.
Nella Svizzera tedesca, a fare da apripista è stato il LeihBar Bern, lanciato dai colleghi della SKS. Aperto a dicembre, offre un ampio assortimento di oggetti da prendere in prestito. Per poterne usufruire, basta fare un “abbonamento” del costo di fr. 5 al mese (7 per chi vuole essere sostenitore, 4 per chi guadagna poco). L’assortimento è comodamente consultabile su www.leihbar.ch. Quasi contemporaneamente ha aperto le porte a Ginevra “La Manivelle”, una “cooperativa di prestito” dal funzionamento analogo. Un catalogo online permette di sapere immediatamente se l’oggetto desiderato è disponibile e di riservarlo. Il sito di questa “bibliothèque d’objets” è http://www.manivelle.ch.
Molti vantaggi
Prendere in prestito oggetti che si usano raramente anziché comprarli è vantaggioso da un punto di vista economico. Al contempo, si riducono i rifiuti facendo quindi una buona azione per l’ambiente. Un altro fattore da non dimenticare è che si eviterà di intasare la propria casa/appartamento con oggetti che restano inutilizzati per la maggior parte del tempo, avendo così più spazio. Nel caso di Ginevra poi, sul luogo è presente un bar e La Manivelle si propone di creare aggregazione nel vicinato, assolvendo un pò il compito storicamente svolto dai negozietti di quartiere, ormai sempre meno presenti.
La speranza è che altre città seguano l’esempio di Berna e Ginevra. Iniziative di questo genere si inseriscono in un certo senso nella stessa scia dei Repair Cafè, promossi anche da ACSI nella Svizzera italiana. Prolungare la vita degli oggetti, combattere l’usa e getta, favorire la condivisione: tutti passi nella direzione giusta e più che mai necessari per ridurre il nostro impatto ambientale, attualmente insostenibile.