Manuale del consumatore Cucina e conservazione

Cucina – Igiene

Analisi di laboratorio, richieste dall’ACSI, hanno rilevato, in campioni prelevati del tutto casualmente, presenze inquietanti di cariche batteriche dell’ordine di milioni per centimetro quadrato negli strofinacci da cucina. Alcune buone abitudini possono migliorare la qualità dell’igiene nelle nostre cucine ed evitare contaminazioni batteriche.

L’ACSI consiglia

  • Non usare mai gli strofinacci della cucina per altri locali della casa o lo stesso strofinaccio per usi diversi.
    E’ preferibile differenziare ciò che è usato abitualmente per lavare i piatti dal materiale che si usa per lavare i piani di lavoro alla fine delle operazioni culinarie.
    Per evitare confusioni si consigliano strofinacci di differenti colori o di materiale e tipo diverso.
  • Se accidentalmente si rovescia qualche liquido, vanno evitate le “passate e via”. Con carta da cucina eliminare il grosso dello sporco e dopo aver lavato la superficie con acqua calda e detersivo, lavare e risciacquare anche lo strofinaccio.
  • L’acqua calda elimina gran parte dei batteri ma non deve essere troppo bollente perché calcifica le sostanze organiche né troppo fredda perché non scioglie i grassi.
  • I detergenti servono a sciogliere lo sporco che, alla fine delle operazioni di pulizia, come abbiamo visto, deve essere eliminato dagli strofinacci.
    Dopo un accurato lavaggio, in particolare per le spugne molto assorbenti, vanno sciacquati e strizzati in modo che non restino né residui organici né di detersivo. L’uso parsimonioso di quest’ultimo facilita l’operazione: fare particolarmente attenzione quando si usano prodotti concentrati.
    L’uso di prodotti disinfettanti, come la candeggina, può essere necessario solo in rari casi.
  • Tutti gli strofinacci, le spugne abrasive, le pagliette inossidabili possono essere lavati nel cestello delle posate nella lavastoviglie.
    Eseguire un lavaggio a fondo almeno una volta al giorno.
  • Far asciugare il materiale di pulizia possibilmente all’aria aperta, preferibilmente al sole per il suo potere antibatterico.
    Non riporlo sotto il lavello prima che si sia bene asciugato: l’umidità e la temperatura elevata favorirebbero la putrefazione e la fermentazione.
  • Alcune persone, come i cuochi professionisti, usano tenere un asciugamano legato al grembiule: esso deve servire solo per asciugare velocemente le mani e non per altri usi come la pulizia di assi, coltelli, ecc. Questo asciugamano va lavato ogni giorno.