A causa della pandemia sempre più consumatori fanno i propri acquisti online. Amazon sta avendo un rapido aumento di ordinazioni. I lavoratori sono messi a dura prova, fra continue richieste di ore straordinarie, impossibilità di rispettare le norme igieniche e mancata disinfezione delle superfici.
Come procurarsi tutto quello che ci serve quando la maggioranza dei negozi sono chiusi e le autorità consigliano, o costringono, a non uscire di casa? L’importanza degli acquisti online è ormai salita per tutti i consumatori, anche coloro che di solito preferiscono rifornirsi in negozi reali. Se ne è accorta per esempio Amazon, che ha visto le sue ordinazioni aumentare significativamente nelle ultime settimane. Anche perché molti consumatori stanno facendo delle scorte di vari beni di prima necessità, malgrado le autorità abbiano spiegato che non è necessario. Una situazione che sta creando non pochi problemi ai lavoratori del gigante del commercio online.
Diversi impiegati di Amazon negli USA che hanno chiesto di restare anonimi hanno denunciato condizioni sempre più difficili al giornale britannico Guardian. La salute fisica e mentale di queste persone è sempre più compromessa: anche loro devono gestire gli effetti della malattia nella loro vita privata, ma la mole di lavoro continua a crescere. “Molte aziende permettono ai loro impiegati di lavorare da casa o di ridurre gli orari di lavoro, anche per gestire i figli quando le scuole vengono chiuse. Le nostre ore di lavoro non fanno invece che aumentare”, racconta un impiegato di uno stabilimento dell’Oregon. “Normalmente lavoro 40 ore a settimana, sono già state aumentate a 50”, ha aggiunto. Anche le condizioni igieniche non sempre sono garantite: “molti colleghi hanno la tosse, non abbiamo mascherine o altri equipaggiamenti”.
Un impiegato di una sede di Chicago afferma invece che Amazon permette a chi si sente poco bene di restare a casa, ma in questo caso non riceverà lo stipendio. “La maggioranza di noi non può permettersi di saltare il lavoro a queste condizioni, quindi continuiamo a venire al lavoro anche se sviluppiamo dei sintomi”. Altri lavoratori ritengono che l’attuale situazione di stress, sommata alla mancanza di protezioni, finirà col farli ammalare. Le pause per andare in bagno sono poche e brevi, la possibilità di lavarsi o disinfettarsi le mani, ridotta.