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Fondi di investimento

I fondi di investimento, negli ultimi anni, hanno conosciuto una crescente popolarità, dovuta anche alle mutate condizioni dei mercati finanziari.
Ma cos’è un fondo di investimento?
Un parallelo gastronomico può aiutarci a capirlo facilmente. Se piacciono le verdure e si desidera mangiare qualcosa di caldo, si può scegliere una minestra di porri, una di carote, una di legumi, ecc. oppure un bel minestrone che soddisferà il desiderio di verdure in generale. Ecco, questo è grosso modo il fondo di investimento, un minestrone di prodotti finanziari in grado di soddisfare, tuttavia, anche i palati più raffinati.
L’idea di base, molto diffusa anche tra coloro che ancora non investono ma desidererebbero iniziare a farlo, è che spesso chi si avvicina all’investimento non desidera rischiare grosse somme di denaro alla sua prima esperienza ma purtroppo questa limitazione ne restringe drasticamente le possibilità di scelta. In altre parole, disponendo di un capitale di piccole dimensioni, il margine di errore è molto piccolo per non dire praticamente nullo e, se la prima operazione dovesse malauguratamente rivelarsi poco felice, ecco che l’esperienza di investimento potrebbe tranquillamente considerarsi conclusa. Ed è proprio quello che spesso succede nella realtà, o almeno succedeva fino all’avvento dei fondi di investimento.
Questo strumento, infatti, risolve gran parte dei problemi, permettendo, con un capitale relativamente limitato, l’accesso a una molteplicità di strumenti e prodotti altrimenti impensabile.
Chi acquista fondi di investimento si protegge, grazie alla diversificazione, dagli improvvisi crolli del mercato, pur garantendosi nel contempo la partecipazione a prestazioni improvvise e inaspettate di questo o quel titolo.
Il successo di questi prodotti ha spinto le banche e le società di gestione ad allargare la gamma delle possibilità e se solo fino a pochi anni fa il fondo era inteso quasi esclusivamente come insieme di azioni, oggi la scelta è talmente ampia da diventare persino imbarazzante.
Esistono fondi azionari che si concentrano appunto su questo tipo di titoli, fondi obbligazionari che riuniscono una moltitudine di certificati sotto lo stesso tetto cercando di migliorarne il rendimento grazie al gioco del differenziale di interessi e da ultimo sono stati introdotti anche i fondi misti con opzioni.
In questo tipo di prodotti, l’80% del capitale viene investito in azioni o obbligazioni mentre il rimanente 20% viene impiegato per acquistare opzioni. In questo modo il grosso del capitale dovrebbe evitare o almeno limitare le perdite mentre la parte altamente speculativa permetterebbe di approfittare in modo più che proporzionale dei rialzi di mercato.
Ma questa specializzazione per tipi di prodotto non è l’unico sviluppo che questo settore sempre più importante del mercato degli investimenti ha fatto registrare.
Oggi possiamo infatti trovare anche fondi con spiccato accento geografico che investono solo in determinate aree per approfittare dello sviluppo di queste, o settoriale, per cercare di trarre guadagno dal boom di un determinato prodotto. Se non bastasse, è possibile pure diversificare la propria partecipazione in base alla moneta di riferimento. Esistono fondi in ogni valuta anche se dal gennaio 2002 quelli denominati in valute appartenenti all’Euro spariranno per lasciar posto alla nuova grande famiglia. Vi sono poi sul mercato dei fondi per investitori con sensibilità ecologica. Questi fondi promettono di investire solo in società “Ecologically Correct”.
Tecnicamente l’unità di partecipazione a un fondo si chiama “parte” e può essere acquistata liberamente sul mercato, al prezzo corrispondente alla somma del valore dei suoi ingredienti. Come se il prezzo del minestrone fosse composto dal prezzo di ogni singolo ingrediente. Il valore dei maggiori fondi viene regolarmente riportato sui periodici finanziari ed il fatto che essi siano gestiti da specialisti è un altro punto a loro favore: i neofiti non devono infatti preoccuparsi di tenersi costantemente aggiornati sull’andamento del mercato, come invece dovrebbero fare se gestissero da soli il proprio capitale.

Con l’acquisto di un fondo si dispone di una consulenza qualificata, servizio normalmente riservato solo a chi investe cifre da capogiro e già questo elemento basterebbe a farci definire il fondo lo strumento ideale.
Ma attenzione, anche in questo caso i rischi sono in agguato ed è fondamentale essere ben in chiaro prima di fare il grande passo.