Litigi e conflitti sono sovente inevitabili ma non sempre negativi: possono anzi rivelarsi necessari e positivi. La mediazione è un mezzo per affrontare litigi e conflitti in modo costruttivo e quindi, in ultima analisi, anche socialmente utile.
Aperto a inizio 2004, in via Carducci 4 a Lugano, il Centro delle mediazioni offre un servizio, la mediazione, che sta prendendo sempre più piede anche in Ticino, per volontà dell’Associazione Ticinese per la mediazione (ATME) che ha come scopo, appunto, la promozione della mediazione.
Ma cos’è la mediazione e, prima ancora, cos’è un conflitto?
Un conflitto è, alla base, un segnale di valori e opinioni diverse tra due persone che non si comprendono reciprocamente. Se la divergenza non è gestita correttamente, può portare a una escalation del conflitto con conseguenze distruttive. Preso sul nascere, il conflitto può invece essere anche positivo poiché dà la possibilità di nuove visioni e contribuisce ad allargare gli orizzonti. Ma comunicare non è sempre facile, sentimenti e visioni sono sempre parziali: ed è qui che interviene la mediazione.
Per affrontare litigi e conflitti, la mediazione è un modo meno caro, più rapido e più efficace della via giudiziaria.
In primo luogo quello che è fondamentale nell’avvio di una procedura di mediazione e che la distingue dal procedimento giudiziario è che si tratta di un atto volontario dei contendenti. Senza questa predisposizione la mediazione non è possibile. Inoltre, se una procedura giudiziaria può durare anni e alla fine lascia sovente insoddisfatto anche chi l’ha spuntata, in mediazione, sono di solito sufficienti da 1 a 8 sedute (a dipendenza del caso), per trovare una soluzione ai problemi. Nei Paesi in cui questa prassi è già radicata (come gli USA, in Cina e nel resto d’Europa, ma anche nel resto della Svizzera) ed esistono statistiche su questa attività, è stato possibile verificare che circa l’80% delle mediazioni si conclude con successo.
Scopo della mediazione è ristabilire il colloquio tra le parti in causa per il tramite di una terza parte, il mediatore, che offre uno spazio neutro e la sua specifica formazione per favorire la comunicazione tra le parti. Diversamente da quello che si può pensare, la mediazione non è la semplice ricerca di un compromesso: in questa procedura i problemi vengono affrontati in un’ottica che è quella della soddisfazione simultanea degli interessi e dei bisogni di tutti e si ricerca quindi una soluzione fatta su misura e approvata da entrambe le parti che permette a tutti di uscire vincenti dalla disputa (win-win solution).
Alla fine di ogni procedura terminata con successo si stipula una sorta di accordo che non è solo un impegno morale ma ha anche carattere vincolante. Nel caso di una mediazione di divorzio, ad esempio, l’accordo potrà essere omologato dal Pretore e produrre i medesimi effetti di una sentenza.
Ogni momento è adatto per mediare, e ciò indipendentemente se una procedura giudiziaria è già in corso e dallo stadio o dall’istanza in cui si trova.
La mediazione può intervenire in molti ambiti del vivere quotidiano: famigliare (separazioni, divorzi, problemi generazionali), sociale (vicinato, lavoro, ecc.), commerciale, scolastico e di problemi interculturali e persino nel penale.
ATME
Associazione Ticinese per la Mediazione, Casella Postale 6262, 6900 Lugano, tel. 091 923 39 45, fax 091 910 20 71, atme@ticino.com.
Centro mediazioni:
Via Carducci 4, 6900 Lugano, tel. e fax 091 921 45 05, centromediazioni@ticino.com.