Ecco un esempio di un recente caso arrivato al nostro servizio di consulenza Infoconsumi. Succede molto spesso (le segnalazioni che giungono a Infoconsumi non sono infatti rare) che dopo aver acquistato e pagato una cucina, il montaggio della stessa presenti dei difetti. In questi casi, ciò che è importante fare è notificare subito (immeditamente, se possibile, ma comunque entro 3 o 4 giorni) con lettera raccomandata, la lista dei difetti.
È infatti, prima di tutto necessario permettere al venditore di eliminare i difetti. Se non lo fa, occorre dare un ultimo termine per l’esecuzione dei lavori di sistemazione. Se anche ciò non dovesse servire a nulla, è necessario far eseguire una perizia da un architetto o un venditore di cucine, farsi fare un preventivo sui costi per l’eliminazione dei difetti, scattare delle fotografie e infine informare per scritto chi ha venduto e montato la cucina che i lavori saranno eseguiti da ditte terze e che i relativi costi andranno a suo carico (ossia al venditore inadempiente).
È ciò che ha fatto una nostra socia che, dopo aver speso 11’000 franchi per una cucina nuova, acquistata presso la RI.PE. SA di Chiasso, si è ritrovata con una cucina difettosa. Si è quindi rivolta a Infoconsumi dell’ACSI che le ha consigliato di procedere come indicato sopra. Siccome la ditta, malgrado mille promesse, non ha mai eliminato i difetti, l’ACSI ha preparato un’istanza di conciliazione da sottoporre al Giudice di pace. Durante l’udienza le parti hanno sottoscritto un accordo e la ditta si è impegnata a versare all’acquirente 1’100 franchi per pagare i lavori necessari per eliminare i difetti. È vero che i costi preventivati per la sistemazione dei difetti erano un po’ superiori ma la nostra socia, stanca di questa vicenda, si è voluta accontentare e ha subito iniziato i lavori di ripristino della sua cucina.