Il morale è basso, la noia è alta, il frigo solo a qualche passo. Fare una dose sufficiente di attività fisica è diventato più difficile, per molti, quasi impossibile. E cibi e bevande possono diventare particolarmente attraenti per calmare lo stress e combattere il malumore.
Il 73,7% dei partecipanti a un sondaggio condotto in Cina ha affermato di essere ingrassato a causa delle misure di isolamento sociale. Fra le cause indicate, mancanza o riduzione dell’attività fisica e cattiva alimentazione. Ma anche la mancanza di una normale routine quotidiana ha contribuito secondo molti.
Del resto le attività sportive sono tutte ferme: palestre e piscine chiuse, società sportive che non si allenano e persino lo sport all’aperto è sconsigliato, con tanto di chiusura di parchi e alcuni sentieri. Molte persone, di fronte a questa realtà, hanno semplicemente rinunciato a mantenersi in forma. Anche perché fare attività fisica a casa non è così semplice o fattibile per tutti.
Ma una grossa parte del problema riguarda l’alimentazione: e su questa si può avere molto più controllo. Il fatto di trascorrere molto tempo in casa non deve spingere a perdere una sana “routine” alimentare: il continuo sgranocchiare, magari davanti alla TV mentre si seguono notiziari o ci si svaga con un po’ di intrattenimento, finisce col far male alla salute. L’aumento dei cibi da asporto rischia a sua volta di comportare un maggiore consumo di alimenti che andrebbero invece mangiati con moderazione. La chiusura delle scuole e delle relative mense non deve inoltre portare ad un peggioramente dell’alimentazione di ragazzi e bambini: la responsabilità, qui, è dei genitori.
Ecco qualche consiglio dei nostri colleghi francesi di UFC Que Choisir (in francese) e la piramide alimentare svizzera, uno strumento sempre utile.