Manuale del consumatore Territorio

L’uso di erbicidi è vietato

Per garantire la protezione delle riserve di acqua potabile e dei corsi d’acqua è vietato impiegare diserbanti su strade, sentieri e spiazzi. Un’indagine dell’UFAM, Ufficio federale dell’ambiente, (di fine 2010) indica che i servizi tecnici dei Comuni rispettano in misura sempre maggiore queste disposizioni. Al contrario, un proprietario di giardino privato su due non sa ancora che è vietato usare erbicidi.

Con l’obiettivo di proteggere le acque sotterranee e le riserve di acqua potabile, la Svizzera ha adottato nel 2001 il divieto generale d’impiego di erbicidi sulle strade, i sentieri e gli spiazzi, dai quali tali sostanze possono essere facilmente dilavate e quindi finire nelle acque. Un’indagine commissionata dall’UFAM ha evidenziato che il 50% dei proprietari di giardini privati interpellati non è a conoscenza del divieto di erbicidi. Una persona su cinque del rimanente 50% ha affermato di utilizzare gli erbicidi nonostante sia informata del divieto. Il risultato è preoccupante, anche se i proprietari di giardini privati impiegano di regola solo piccole quantità di antiparassitari. Lo studio stima, tuttavia, a 100 tonnellate annue il quantitativo complessivo di sostanze attive contenute negli erbicidi acquistati in Svizzera per usi privati. Nonostante si presuma che sia utilizzata in modo illegale solo una minima parte si deve fare tutto il necessario per ridurre il più possibile tale quantità.

Impiego vietato di erbicidi
L’impiego di erbicidi è vietato sulle strade, i sentieri e gli spiazzi come pure sui tetti, le terrazze e i depositi. Tutti i prodotti fitosanitari (in cui rientrano gli erbicidi, i fungicidi, gli insetticidi ecc.) non possono inoltre essere utilizzati:
– nelle riserve naturali, nelle torbiere e nelle paludi;
– nelle siepi e nei boschetti campestri e in una striscia di tre metri di larghezza lungo gli stessi;
– nel bosco e in una striscia di tre metri di larghezza lungo il suo margine;
– nelle acque superficiali e in una striscia di tre metri di larghezza lungo le rive delle stesse;
– nella zona di protezione delle acque sotterranee.

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