L’ufficio di Stefan Meierhans non ha potuto pubblicare un rapporto sui prezzi dei prodotti biologici e i relativi margini dei supermercati. Sarebbe stato bloccato da Migros. Forse il rapporto conteneva dati scottanti sui sontuosi margini della grande distribuzione in Svizzera? L’ACSI chiede trasparenza a nome dei consumatori.
Come mai c’era una pagina bianca nell’ultima newsletter del 2022 di Mister Prezzi? Da anni le associazioni dei consumatori chiedono trasparenza sui massicci margini della grande distribuzione in Svizzera. Una situazione aggravata dalla scarsità di concorrenza, con Migros e Coop a spartirsi l’80% del mercato. Tuttavia proprio i distributori erigono un muro e si trincerano dietro il segreto commerciale. Nessun dato è fatto trapelare.
Prezzi dei prodotti bio nel commercio al dettaglio: Mister Prezzi bloccato da Migros
L’ufficio della sorveglianza dei prezzi voleva pubblicare un rapporto sui prezzi dei prodotti bio e i relativi margini incassati dalla distribuzione. Si trattava dell’articolo principale della newsletter. Al suo posto, il seguente messaggio: “L’articolo della newsletter sull’inchiesta preliminare del Sorvegliante dei prezzi sui prezzi e margini dei prodotti «bio» nel commercio al dettaglio, previsto per questo punto, è stato per il momento tralasciato a causa di chiarimenti legali”.
Nei giorni successivi alla pubblicazione, i giornalisti della trasmissione 10vor10 hanno indagato per capire cosa fosse successo. Lo stesso ufficio di Mister Prezzi non si è sbottonato, facendo capire che non può esprimersi per motivi giuridici. L’ufficio stampa di Coop, contattato da 10vor10, si è subito smarcato: “non siamo stati noi, non ci siamo opposti a questa pubblicazione”. Chi ha fatto dunque pressione? Secondo 10vor10, che afferma di aver parlato anche con un’insider del gruppo, sarebbe stata Migros. Dato pressoché confermato dalla successiva reazione di Migros stessa, che ha affermato di essere in contatto con l’ufficio della sorveglianza dei prezzi, ma si è rifiutata di parlare dei contenuti dello scambio.
La pressione sta salendo per una maggiore trasparenza
I prezzi dei prodotti bio sono soltanto un esempio di un problema generalizzato, del quale avevamo già parlato alcuni mesi fa prendendo spunto da un’inchiesta dei nostri colleghi romandi della FRC. Partendo da alcuni dati trapelati dalle Laiteries Réunies de Genève, era stato possibile ricostruire i margini della distribuzione per tutta una serie di prodotti. I risultati, pur non essendo sorprendenti per l’ACSI, avevano confermato quanto temuto: margini davvero massicci, che raggiungono anche il 50% e che in media si situano attorno al 30%. Non c’è dunque da sorprendersi che il prezzo finale sia spesso e volentieri salato in Svizzera. Il problema di fondo è l’opacità su questi margini. La mancanza di trasparenza verso i consumatori, difesa duramente dalle aziende della distribuzione, deve cessare. Solo allora sarà possibile stabilire se davvero la concorrenza sta funzionando normalmente in Svizzera come Migros e Coop affermano, o se invece siamo di fronte ad una situazione di duopolio in cui la concorrenza non gioca più.