Da Migros sono in vendita da qualche tempo, e ora lo sono anche da Coop. I sacchetti multiuso per la frutta e la verdura vendute sfuse potrebbero far risparmiare milioni di sacchetti di plastica, che una volta a casa, finiscono regolarmente nella spazzatura. Un grosso spreco di risorse che si potrebbe eliminare facilmente con un minimo investimento.
Oltreconfine, a partire dal primo gennaio 2018, i sacchetti di plastica dei reparti di frutta e verdura saranno a pagamento (oltre a dover essere biodegradabili e compostabili). In Svizzera ancora non si è giunti a far pagare questi sacchetti, ma qualcosa si dovrà fare anche da noi per limitare il consumo di questo flagello planetario rappresentato dai sacchetti di plastica.
L’introduzione dei sacchetti a pagamento alle casse di Migros e Coop (che hanno fatto da apripista in quest’iniziativa) ne ha fatto calare drasticamente il consumo. Già nelle prime settimane l’uso di sacchetti di plastica era calato di oltre l’80%. Ciò dimostra che la sensibilizzazione conta, ma quello che conta di più è il borsellino. Pochi spiccioli (il sacchetto alla cassa costa 5 ct) sono riusciti nella grande impresa di far crollare lo smodato consumo dei famigerati “shopper” (solo Migros e Coop ne distribuivano, gratis, alle casse, 240 milioni!). I consumatori improvvisamente hanno riscoperto la borsa della spesa. E così dovrebbe essere anche per i sacchetti di plastica monouso per la frutta e la verdura sfuse. I sacchetti multiuso di Migros e Coop sono utili perché si usano più volte e si possono lavare in lavatrice (vedi immagine di Coop). Beh certo, un qualche incomodo rispetto all’usa-e-getta c’è, ma il vantaggio è evidente. Basta ricordarsi di portarli con sé quando si fa la spesa!
Questi sacchetti però non sono l’unica soluzione adottabile per chi vuole ridurre il consumo di plastica nei reparti di frutta e verdura. Si può portare da casa il proprio sacchetto o contenitore, basta che sia trasparente (il contenuto deve essere visibile).
Insomma basta con la plastica monouso!