I prodotti Nivea sono nettamente troppo cari in Svizzera. Migros sostiene che i prezzi d’acquisto richiesti da Beiersdorf, produttore di Nivea, siano eccessivi. Secondo Migros in alcuni casi i prezzi da lei pagati al fornitore per questi prodotti sono superiori a quelli pagati dai consumatori tedeschi al supermercato. La COMCO dovrà ora decidere se Beiersdorf ha un potere di mercato relativo e se Migros effettivamente non ha alternative per rifornirsi.
Questo sviluppo dimostra l’utilità dell’Iniziativa per prezzi equi voluta dalle organizzazioni dei consumatori. È grazie ai cambiamenti introdotti proprio dal controprogetto indiretto a quell’iniziativa, entrato in vigore nel 2022, che Migros può presentare questa denuncia.
Fino ad ora, la COMCO ha condannato una sola azienda sulla base del suo “potere di mercato relativo” che le consentiva di praticare prezzi troppo elevati in Svizzera: il gruppo editoriale francese Madrigall dovrà in futuro fornire libri alle librerie Payot a prezzi nettamente più bassi in seguito ad una sentenza dello scorso novembre. Tuttavia, la sentenza può ancora essere impugnata da Madrigall presso il Tribunale amministrativo federale.
Migros sostiene che i prodotti Nivea siano indispensabili in quanto i consumatori se li aspettano, e quindi dopo il fallimento delle trattative con Beiersdorf, ha deciso di rivolgersi alla COMCO. La decisione della Commissione potrebbe rappresentare un forte segnale ad altre aziende e permettere alle aziende svizzere di ottenere migliori risultati nelle proprie trattative con i fornitori. Questo potrebbe rappresentare un passo importante nella lotta all’isola dei prezzi elevati.
I prodotti Nivea attualmente costano in media all’incirca il 40% in più in Svizzera rispetto alla Germania. Sono molte le aziende che, di fatto, applicano un “sovrapprezzo Svizzera” ai loro prodotti, vendendoli a prezzi nettamente più cari nel nostro paese.