Manuale del consumatore Acquisti Telefonia

Mobile payment (pagamento tramite smartphone)

Per mobile payment si intendono i pagamenti effettuati tramite uno smartphone. Si tratta di un metodo di pagamento che non richiede di avere con sè né denaro contante, né carte di pagamento (carte di credito, debito o prepagate).

Le applicazioni di mobile payment più diffuse a livello globale sono Apple Pay, Google Pay, Samsung Pay e PayPal. In Svizzera tuttavia vi è una situazione anomala, con l’applicazione Twint che domina il mercato. Twint è stata creata da diverse banche svizzere, fra le quali UBS, Credit Suisse, Raiffeisen, Postfinance, e le banche cantonali di Zurigo e Vaud. Le differenti banche hanno ognuna una propria versione di Twint (come Postfinance Twint, Raiffeisen Twint e così via).

Solitamente l’utilizzo di queste applicazioni è gratuito e non comporta commissioni. Alcune di esse, fra le quali Twint, consentono anche l’invio di denaro fra un utente e l’altro, funzione molto apprezzata dagli utilizzatori e che rappresenta una funzionalità in più rispetto alle carte di pagamento.

Per pagare tramite mobile payment, occorre solitamente scansionare un codice QR avvicinando il proprio smartphone al terminale di pagamento. Alcuni sistemi di mobile payment sono basati sull’utilizzo di carte di pagamento, che vengono poi registrate nell’app. In questo caso è come se si pagasse con la carta, ma senza bisogno di averla con sè. In altri casi, come Twint, il funzionamento è come quello di una carta di debito.

Consigli ACSI:

  • Cerca di non utilizzare troppi metodi di pagamento differenti fra carte e app al fine di non perdere la visione d’insieme delle tue spese;
  • L’accettazione dei sistemi di mobile payment è più bassa di quella delle carte di pagamento, quindi occorre avere delle alternative;
  • Twint non esiste al di fuori della Svizzera. Non pensare di poterci fare affidamento quando sei all’estero;
  • Presta attenzione alla sicurezza, scegliendo password complesse, attivando le misure di sicurezza aggiuntive come la verifica a due fattori o tramite impronta digitale, tenendo d’occhio regolarmente la cronologia degli acquisti e segnalando tempestivamente eventuali anomalie;