Un detersivo per bucato raccolto direttamente dall’albero: stiamo parlando delle noci prodotte dagli alberi della saponaria diffusi in Asia e in particolare nell’India del sud e in Nepal. Nome scientifico “sapundus mukorossi”. Il segreto sta nel guscio delle noci dove è contenuta la saponina, una sostanza che, a contatto con l’acqua, produce effetti detergenti pur senza le classiche bolle a cui tradizionalmente associamo l’idea del sapone e della pulizia.
Da un test pubblicato sulla Borsa della Spesa risulta che sulle macchie non riescono a raggiungere la stessa efficacia dei prodotti tradizionali e che il loro uso è consigliato soprattutto in caso di bucato colorato e poco sporco (i capi bianchi, con l’andar del tempo, tendono ad assumere un aspetto grigio e giallastro). Uno dei grandi vantaggi è invece l’assenza di profumi o sostanze che possono causare allergie e soprattutto va considerato che sono integralmente vegetali e biodegradabili al 100%. Dunque: nessun inquinamento.
Possono essere usate a tutte le temperature (da 30 a 90°) e su tutti i tipi di tessuto (dal cotone, alla lana e alla seta). Non fanno schiuma come i detersivi tradizionali, per cui non è necessario togliere il sacchettino con le noci prima della fine del ciclo completo di lavaggio.
Queste noci sono reperibili anche in Ticino, presso drogherie o negozi biologici. La quantità da usare per lavaggio dipende dalla durezza dell’acqua. Si mettono le noci in un sacchetto di tessuto che si pone direttamente nel tamburo della lavatrice.
Le noci che lavano si possono ordinare anche via internet. Ecco due indirizzi, www.soapnut.ch e www.noixdelavage.ch.