La commissione delle finanze del Consiglio nazionale raccomanda al parlamento di abolire gradualmente le sovvenzioni federali alle organizzazioni dei consumatori. Attualmente (se rispondono a rigorosi criteri) le organizzazioni ricevono ogni anno circa 1 milione di franchi (ACSI ne riceve 147’000) per finanziare l’informazione rivolta ai consumatori: riviste, pubblicazioni, test, piattaforme digitali. Già a partire dall’anno prossimo i fondi potrebbero essere ridotti della metà. Per pochi anni alle organizzazioni verrebbe ancora concesso mezzo milione di franchi, ma in seguito il finanziamento pubblico potrebbe essere abolito completamente. Si vogliono far tacere i consumatori?
La commissione delle finanze del Consiglio nazionale chiede che la Confederazione risparmi sui contributi destinati all’informazione dei consumatori. Propone quindi al parlamento la graduale abolizione delle sovvenzioni federali alle organizzazioni dei consumatori. Nell’ambito della discussione sul preventivo 2018 il tema verrà trattato martedì dal Consiglio degli Stati per poi passare mercoledì o giovedì al Consiglio nazionale.
Un attacco all’interesse economico generale
Le informazioni sulle proposte di tagli hanno colto di sorpresa l’ACSI e le altre associazioni dei consumatori. “Ovviamente abbiamo calpestato gli interessi di qualcuno e quindi vogliono farci tacere. Il taglio dei fondi a favore dell’informazione per i consumatori non è tanto una misura di risparmio ma costituisce un attacco agli interessi economici generali” afferma la presidente dell’ACSI Evelyne Battaglia. Ad essere colpita sarà l’informazione indipendente che le organizzazioni danno ai consumatori, filtrandola dalla marea di informazioni più o meno credibili che ogni giorno ci inondano e di cui spesso non si riesce a valutare l’affidabilità.
Un sostegno già contenuto
Con 11 centesimi per abitante il sostegno pubblico alle organizzazioni svizzere dei consumatori risulta già oggi contenuto se paragonato a quello concesso a molte associazioni europee. Ciò è sorprendente se si considera che il consumo privato è il pilastro più importante dell’economia svizzera. Le organizzazioni dei consumatori hanno il compito di fornire ai consumatori informazioni indipendenti e oggettive per favorire scelte consapevoli che i fornitori di beni e servizi sono spesso riluttanti a diffondere. Le organizzazioni tengono gli occhi aperti, denunciano le storture del mercato, favorendo così una concorrenza efficace. Organizzazioni dei consumatori forti sono garanti di un’economia sana. Con l’abolizione delle sovvenzioni le organizzazioni dei consumatori dovrebbero ridurre drasticamente la loro attività informativa a scapito del cittadino-consumatore. Riviste, test, pubblicazioni, e siti web dovrebbero essere ridimensionati.