A seguito delle numerose querele presentate in tutta la Svizzera contro la Suissephone Communications Sagl per violazione della Legge federale contro la concorrenza sleale, il 27 febbraio scorso il Ministero Pubblico del Canton Ticino ha emesso un decreto di accusa. Suissephone non accetta la decisione e ha fatto opposizione alla proposta di pena. Il Ministero Pubblico del Canton Ticino, che ha trattato tutti i procedimenti penali deposti in Svizzera contro questa società, ha confermato il decreto di accusa. Prossimamente si svolgerà quindi presso la Pretura penale di Bellinzona il processo di primo grado al quale l’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana – ACSI e i colleghi romandi della FRC parteciperanno in veste di accusatori privati.
Nell’agosto 2012 l’ACSI e nell’agosto 2013 la FRC, hanno presentato una querela penale nei confronti della Suissephone per violazione dell’art. 3 della LCSl. A seguito dell’istruttoria il Ministero Pubblico del Canton Ticino ritiene che effettivamente la Suissephone abbia violato la legge. In particolare, è emerso che le principali vittime della Suissephone sono persone anziane abbonate a Swisscom che, senza essersene rese veramente conto, si sono ritrovate abbonate loro malgrado alla società Suissephone.
L’Alleanza dei consumatori – che raggruppa le tre associazioni consumeriste della Svizzera (ACSI, FRC e SKS) – nel 2013 ha inserito nella sua agenda la lotta contro i metodi di vendita scorretti di tutte quelle società che, non rispettando la LCSl, hanno agito e/o stanno agendo in modo sleale, perché si sono avvalse di misure atte a generare confusione nei consumatori (in questo caso fra i nomi Swisscom e Suissephone), perché hanno pregiudicato la loro libertà di decisione con metodi di vendita aggressivi e perché non hanno rispettato l’asterisco inserito nell’elenco telefonico.
L’Alleanza dei consumatori esprime soddisfazione per il decreto emesso dal Ministero Pubblico del Canton Ticino ma deve comunque sottolineare che tale decisione non è definitiva in quanto Suissephone ha formulato opposizione alla proposta di pena. Si andrà pertanto a processo davanti alla Pretura penale di Bellinzona. L’Alleanza spera vivamente che la Pretura penale confermi la condanna ed invita chi si sentisse vittima di un raggiro ad opera di Suissephone ad avvertire l’ACSI, la FRC o la SKS, in modo che altre querele penali possano essere inoltrate al Ministero Pubblico, rafforzando così gli argomenti dell’Alleanza durante il processo penale. Si ricorda che per essere valida, la querela penale deve essere presentata al Ministero Pubblico del Canton Ticino entro e non oltre 3 mesi dal momento in cui il consumatore ha conosciuto l’identità dell’autore del reato (per l’asterisco, il giorno della telefonata; per l’inganno, il giorno in cui il consumatore scopre di essere abbonato presso Suissephone e non più Swisscom, ad esempio dal giorno in cui riceve la prima corrispondenza oppure la prima fattura).
Lugano, Losanna, Berna, 27.3.2017