Le tariffe di roaming stratosferiche sono ormai consegnate alla storia, almeno per quanto riguarda gli operatori più diffusi (Swisscom, Sunrise, Salt). Anche Salt si è infatti adeguata proponendo dei nuovi abbonamenti che tutelano adeguatamente i suoi clienti dalle fatture fuori controllo al termine delle vacanze.
Lo scorso anno, non abbiamo esitato a criticare Salt per il suo mancato adeguamento alle nuove norme. La nuova Legge sulle telecomunicazioni ha infatti portato a sensibili miglioramenti, fra le altre cose, anche sul fronte delle spese di roaming. Questi miglioramenti però servivano a poco se, malgrado l’entrata in vigore il 1 luglio 2021, non tutte le compagnie telefoniche li mettevano in pratica. Ebbene l’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori (Konsumentenschutz, FRC, ACSI) ha trovato un accordo con Salt, che propone oggi dei nuovi abbonamenti con adeguate tutele per i costi di roaming.
Rimangono tuttavia numerose altre compagnie meno diffuse che continuano ad offrire ben poca protezione ai propri clienti in caso di spese di roaming all’estero, e con le quali il rischio di ricevere fatture molto salate permane. Fra di esse UPC, Yallo e Lebara. Inoltre, i clienti Salt che non passano ai nuovi abbonamenti, non beneficiano dei cambiamenti positivi.
Si tratta in ogni caso di un ulteriore passo nella direzione giusta ottenuto dall’Alleanza, che da anni insiste perché i consumatori svizzeri beneficino dell’abolizione delle tariffe di roaming, già avvenuta nell’UE nel 2017.