Manuale del consumatore Servizi bancari

Soldi con valore aggiunto sociale

Mentre da un lato il denaro tende sempre più a smaterializzarsi e ricchezza e povertà si creano nei luoghi estranei al lavoro con meccanismi per la maggior parte incomprensibili, dall’altro si stanno diffondendo alcune monete regionali nate su principi molto simili al baratto.
La maggior parte del denaro, infatti, è slegato dalla produzione di beni; gira sui conti bancari, ha una vita autonoma, staccata dalla realtà economica di un paese.
Il monopolio degli interessi sui capitali estranei alla produzione di merci contribuisce a creare l’abisso tra ricchi e poveri.
Le nuove piccole valute complementari o locali vogliono, invece, favorire maggiormente un’economia sostenibile e rafforzare la comunità nella quale circolano.
Ecco alcuni esempi.

Chiemgauer
È un sistema monetario complementare rispetto all’euro, con un plusvalore sociale, diffuso in due distretti della Baviera meridionale, ed è considerato fra i più innovativi al mondo. È nato durante le lezioni di economia come progetto di classe per finanziare la locale scuola Waldorf (di ispirazione antroposofica): l’obiettivo era di far sponsorizzare le attività scolastiche dalle aziende della regione, incitando le famiglie degli allievi e i simpatizzanti della scuola a fare i loro acquisti presso di esse. La classe voleva così anche concretizzare una misura di lotta contro la dislocazione di posti di lavoro verso i paesi a basso costo. Il successo riscontrato rese ben presto necessaria la creazione di un’associazione che promuovesse specificamente il Chiemgauer. Oggi essa persegue due obiettivi: approntare un mezzo di scambio che promuova l’economia regionale e sostenere le associazioni di pubblica utilità della regione. Il Chiemgauer (C) è emesso sotto forma di “buoni” del valore da 1 a 30 C (pari all’euro) recanti sul retro disegni di bambini.
Come funziona?
Aderisco all’associazione Chiemgauer, designo l’associazione di pubblica utilità che desidero promuovere, mi reco al punto di emissione e scambio una certa somma da euro in C, quindi faccio i miei acquisti nella regione. Infatti il C può essere speso solo nella regione presso aziende che aderiscono al sistema. Per ogni C speso, l’associazione di pubblica utilità designata riceve un abbuono del 3% (nel 2006 gli abbuoni ammontavano a circa 16’800 C). I C non spesi perdono la loro validità alla fine del trimestre; per prolungarla posso però acquistare un bollino del controvalore del 2% (pari all’8% annuo) da incollare sui “buoni” che mi sono rimasti. Si tratta della “tassa di circolazione”, il cui scopo è di far circolare rapidamente il Chiemgauer nella regione per promuovere l’economia locale (nel 2006 le imprese hanno conseguito un fatturato sui 1,45 milioni C ). Le aziende interessate aderiscono pure al sistema e quindi accettano i C come pagamento e sono costrette a impiegare questo denaro nella regione. Devono dunque cercare dei fornitori che, a loro volta, li accettino intensificando così gli scambi nella regione. Se non riescono a spenderli possono riconvertirli in euro perdendo tuttavia il 5% del valore.

Tassa di circolazione
L’idea della “tassa di circolazione” proviene dagli scritti del riformatore sociale Silvio Gesell, in particolare dal suo libro su un “Ordinamento economico naturale” del 1916, nel quale formulava una critica dell’interesse, che lui reputava colpevole di indurre le persone ad ammassare denaro a scopo speculativo e di favorire un processo di ridistribuzione dai poveri verso i ricchi. Per costringere il denaro a circolare aveva ideato il prelievo di un contributo (‘Rückhaltegebühr’ o tassa per prevenire la tesaurizzazione) sotto forma di bollini da incollare sulle “banconote” per ristabilirne il valore iniziale. Lo scopo era di regolarizzare il flusso monetario per evitare l’alternanza di crisi e boom economici con i relativi problemi sociali. Durante la crisi degli anni ’30 il comune austriaco di Wörgl ha realizzato con grande successo il sistema (poi bloccato dalla banca centrale); in Svizzera ci sono stati tentativi a Bienne, Brienz e nel Cantone Lucerna (poi è intervenuta la Commissione federale delle banche). La banca WIR, in origine un sistema per incentivare scambi fra aziende artigianali, è pure derivata dal movimento della Freiwirtschaft di Gesell, che aveva adepti in Svizzera.
Vantaggi per tutti
– i consumatori sostengono le associazioni e godono di un’economia regionale più vivace
– le associazioni incassano una percentuale
– le imprese conseguono un maggiore fatturato
– i comuni incassano più imposte.

Hureai Kippu
L’Hureai Kippu (chiamato anche Fureai Kippu) è il sistema giapponese del ticket di assistenza comunitaria. La Sunflower Foundation (promotrice del Money Museum di Zurigo) intende promuoverlo in Svizzera col nome di “ZETA” (da ZeitTausch). La crisi economica degli anni ’90 e poi il terremoto di Kobe avevano comportato oneri particolari per il governo che, non essendo in grado di aiutare convenientemente la gente, si era accontentato di allentare la legislazione, infondendo nuova linfa al movimento del mutuo aiuto. Lo scopo dell’Hureai Kippu è di migliorare la qualità di vita delle persone anziane o invalide. Il sistema è riconosciuto e promosso dallo stato, viene coordinato a livello centrale e è organizzato in modo decentralizzato. Esistono dunque centinaia di servizi di cura basati sul volontariato. Come funziona? I volontari ricevono degli abbuoni in ore che sono contabilizzati sui loro conti-ore. I vari compiti di cura (igiene del corpo, pulizia della casa, passeggiate, spese ecc.) danno diritto a un abbuono diverso. Si è calcolato che esso corrisponde a un controvalore orario da 4,3 a 6,7 euro. Gli abbuoni possono essere impiegati più tardi per sé stessi, qualora ci si venisse a trovare nel bisogno oppure possono essere trasferiti a un’altra persona dentro o fuori la famiglia (sembra che chi vive in città li usi volentieri per i genitori anziani rimasti in campagna) oppure possono servire per integrare l’assicurazione malattia.
Gli studi indicano che milioni di persone hanno già fruito del sistema. I suoi vantaggi sono che è esente da imposte e non è soggetto all’inflazione (1 ora è sempre 1 ora). Gli utenti, inoltre, preferiscono i volontari perché sono motivati, perché giudicano migliori le loro prestazioni e perché il servizio è più personalizzato. A livello sociale il sistema promuove il senso di comunità. Si è registrato, inoltre, un aumento delle prestazioni di volontariato anche fra quei volontari che non intendono aprire un conto-ore per sé stessi. Si reputa che questo effetto sia dovuto al fatto che le prestazioni di volontariato sono riconosciute meglio. In Giappone questo sistema conosce delle varianti nel campo della formazione, della protezione dell’ambiente, dell’aiuto di vicinato e nel campo della cultura.
Altri progetti simili nel mondo si possono trovare per esempio in Brasile, nella città di Curitiba/Paranà. Lì il comune non poteva entrare nelle favelas con i camion della nettezza urbana. Ha così offerto ticket per il bus a chi portava e separava i rifiuti fuori dalle favelas oppure materiale scolastico o cibo. Risultato: i bambini hanno trovato gusto al lavoro. Con i ticket i genitori hanno potuto recarsi in città a lavorare. Quindi maggiore igiene nel quartiere, migliore salute, meno disoccupazione, più formazione scolastica e più crescita economica locale.

LETS
Lets (acronimo e sigla di Local Exchange Trading System) è nato negli anni ’80 in Canada fra i pescatori disoccupati durante la crisi, quando la domanda che si ponevano era “Come faccio a procurarmi ciò che non riesco a pagare”? Hanno così deciso di scambiarsi prodotti e servizi all’interno del gruppo prendendo come base di calcolo l’ora.
Oggi, questo è il sistema di scambio più frequente nel mondo e ci sono molti esempi anche in Svizzera. I gruppi conoscono molte varianti. In genere si contabilizzano le ore (1 ora mia vale 1 ora tua). Il valore dei prodotti (es. marmellate, prodotti dell’orto, prodotti artigianali, ecc.) viene tradotto in ore. Funziona così anche lo Scambio di favori creato nel 1997 nel Gambarogno (www.scambiodifavori.ch). Al momento si sta sviluppando nel Cantone e conta 170 membri con 53 diverse “professioni” e 12 lingue straniere. Dall’inizio dell’attività sono state contabilizzate più di 3’200 ore di scambio. Si calcola che per funzionare bene un gruppo debba contare dai 20 a un massimo di 5’000 membri. I primi gruppi tenevano la contabilità su una lavagna o in un quaderno, mentre oggi gli scambi sono saldati mediante il computer. Anche questi gruppi organizzano incontri-mercato o pubblicizzano le offerte e le richieste di beni e servizi tramite un giornale o internet.
I gruppi Lets non applicano la “tassa di circolazione”. Fra questi sistemi senza tassa di circolazione vi è anche Time Dollar, una banca del tempo statunitense. A proposito del TimeDollar si è constatato che, dopo la sua introduzione in una casa anziani, esso ha modificato i rapporti fra le persone, creando una comunità e riducendo i problemi di salute degli ospiti. A New York una cassa malati accetta il 25% dei premi dovuti in TimeDollar.

Talent
Talent è un’associazione che promuove la riflessione sul denaro e un circolo di scambi ma Talent è anche il nome del mezzo di scambio (pari al franco svizzero) utilizzato. Gli scambi avvengono durante gli incontri-mercato o tramite il bollettino di mercato interattivo. Lo scambio avviene senza ‘soldi’ mediante un ordine di pagamento esclusivamente contabile; i conti in “talent” (Tt.) non producono interessi. Gli importi in Tt. non vengono convertiti in moneta sonante. I membri dell’associazione stabiliscono il prezzo orientandosi alla domanda “Cosa vale per me questo prodotto o questo servizio”? Come illustra l’esempio dei biscotti, riportato nell’introduzione, il prezzo finale è il risultato di una negoziazione frutto di questa domanda.
Il sistema Talent è nato nel 1992 come esperimento dell’associazione INWO Iniziative für natürliche Wirtschaftsordnung che si ricollega alle teorie di Gesell e vuole promuovere un’economia sociale e ecologica, il commercio equo, un sistema monetario equo senza interessi, inflazione né crisi dei debiti. Nel 2006 i membri erano 250. Interessante nel sistema Talent è la possibilità di scambi transfrontalieri, praticati in particolare nell’area basilese con l’Alsazia e il Land germanico di Baden. La contabilizzazione è effettuata mediante un conto-ponte, visto che le unità contabili dei tre paesi sono diverse.

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