Manuale del consumatore Tessili e abbigliamento

Tessuti- Fibre chimiche

La produzione di fibre sintetiche è dannosa per l’ambiente sia per l’alto consumo energetico, sia per l’uso di prodotti chimici. È però poco probabile che vi siano residui nocivi nei tessuti finiti. Tuttavia, è consigliabile lavarli prima di indossarli.

Acetato e triacetato : sono fibre sintetiche composte di acido acetico e cellulosa (scarti di cotone) trattati con acido solforico o cloruro di zinco.
Proprietà e cura:

  • Fibra molto elastica, si spiegazza difficilmente, morbida e duttile al tatto.
  • Asciuga rapidamente, non si restringe durante il lavaggio.
  • Non viene intaccata dalla tarme.
  • Poco assorbente, si carica di energia elettrostatica, si può lavare solo a basse temperature.
  • Molto resistente, ma non alla sfregatura.

Attenzione: è facilmente infiammabile e sensibile al calore (regolare il ferro da stiro sulla temperatura più bassa), non utilizzare smacchiatori che contengono acetone (possono sciogliere il tessuto se si tratta di acetato).

Acrilica : è un derivato del petrolio. L’increspatura conferisce alla fibra un aspetto pieno, simile alla lana. Tuttavia, non possiede gli stessi vantaggi di quest’ultima. Le fibre acriliche sono le più diffuse nelle mescolanze con le fibre naturali perché riducono l’infeltrimento, migliorano la morbidezza e facilitano la manutenzione. Ricordiamo fra queste fibre il dralon, il leacril e il velicren.
Proprietà e cura:

  • Morbida e duttile al tatto.
  • Poco sensibile, non si restringe al lavaggio, asciuga in fretta, si spiegazza difficilmente.
  • Non viene intaccata dalle tarme.
  • Resiste allo strappo e alla sfregatura.
  • Assorbe male l’umidità.
  • Si carica di energia elettrostatica.

Attenzione: infiammabile.

Clorofibra : contiene cloruro di vinile e serve soprattutto per trattare indumenti per la pioggia.
Osservazioni: la produzione di PVC (policloruro di vinile) è dannosa per l’ambiente. Evitare il contatto diretto con la pelle.
Proprietà e cura:

  • Isola bene dal freddo, ma si carica di energia elettrostatica.
  • Resistente all’acidità e alla liscivia.
  • Non stirare con ferro troppo caldo, può restringersi a partire dai 60 gradi.
  • Vedi anche “acrilica”.
    Attenzione: infiammabile. Il PVC non può essere lavato chimicamente.

Cupro : è una fibra artificiale a base di cellulosa. In certi paesi la sua produzione è vietata per l’eccessivo carico ambientale che causa.
Proprietà e cura:

  • Vedi anche “viscosa”.

Elastan : è una fibra mista prodotta sinteticamente e contiene almeno l’85% di poliuretano.
Proprietà e cura:

  • Molto duraturo.
  • Molto estensibile ed elastico. Soffice e duttile.
  • Molto sensibile al calore.
  • Vedi anche “fibre acriliche”.

Attenzione: è infiammabile.

Lycra : fa parte dei filati elastici e può allungarsi fino a sette volte la lunghezza iniziale. Come l’elastan è costituita soprattutto di poliuretano.

Microfibre : termine che indica filati dal diametro di pochi micron ottenuti da poliammidi o poliesteri. Sono morbide, leggerissime idrorepellenti, non trattengono l’umidità e permettono la traspirazione. L’alcantara, il tactel e il pile sono microfibre.

Modal : contiene gli stessi componenti di base della viscosa, ma la lavorazione è diversa. Le fibre hanno qualità simili a quelle del cotone e sono altrettanto confortevoli da indossare.
Proprietà e cura:

  • Mantiene la forma anche dopo il lavaggio.
  • Vedi anche “viscosa”.

Attenzione: è facilmente infiammabile (vedi anche “acetato”).

Neoprene : tipo di gomma sintetica usata per tubi, guarnizioni e tute subacquee, può essere filata. Se ne fanno maglioni praticamente indistruttibili e impermeabili all’ozono.

Nylon : vedi “poliammidica”.

Poliammidica : è una fibra derivata del petrolio. Spesso viene definita anche “nylon”.
Proprietà e cura:

  • Se di colore bianco, ingiallisce facilmente. Perciò bisogna lavarla con detersivi che contengono sbiancanti ottici (inquinanti!).
  • Molto elastica.
  • Vedi anche “acrilica”.

Attenzione: è infiammabile.

Poliestere : è un derivato del petrolio. La scoperta di questa fibra ha reso possibile la produzione di tessuti di facile manutenzione dotati di una specie di “memoria” in grado di far riprendere la forma originaria. Ricordiamo gli abiti “lava e indossa”, i tessuti che non necessitano stiratura e il terital.
Proprietà e cura:

  • Resiste alla luce e non si decompone.
  • Dà una sensazione spiacevole se indossato a diretto contatto con la pelle: assorbe male l’umidità. Si incolla alla pelle. Attira le particelle di polvere.
  • Vedi anche “acriliche” e “poliammidica”.

Attenzione: infiammabile.

Polipropilenica : fibra prodotta a partire da un derivato del petrolio. Serve soprattutto per la produzione di maglieria intima sportiva. Poiché la sua produzione è conveniente, si aggiungono fibre polipropileniche ad altri materiali per abbassare il prezzo del prodotto finito. Rispetto alle altre fibre chimiche è leggerissima, è insensibile all’acqua e pur non assorbendo umidità non si carica di elettricità elettrostatica. Resiste all’abrasione, trattiene il calore e non diffonde i rumori. Serve per: pannolini, pavimentazione di piscine e campi da tennis, maglieria sportiva.
Proprietà e cura:

  • Fibra molto leggera, ma ciò nonostante tiene caldo. Lanosa al tatto.
  • Assorbe poca umidità e la conduce verso l’esterno.
  • Resistente allo strappo e allo strofinamento.

Poliuretanica : fibra derivata dal petrolio. Serve per produrre le fibre di elastan. E’ usata anche per trattare abiti per la pioggia. Mischiata al poliestere si utilizza per produrre imitazioni del cuoio come l’alcantara.

Rayon : vedi “viscosa”.

Viscosa : viene generalmente associata alle fibre naturali, ma è una fibra artificiale cellulosica. La viscosa si distingue dal rayon per la lavorazione.
Proprietà e cura:

  • Materiale soffice e scorrevole.
  • A seconda del tipo di filatura, al tatto dà una sensazione simile alla seta, alla lana o al cotone.
  • Assorbe bene il sudore, ma non lascia più passare l’aria se le fibre si gonfiano.
  • Non viene intaccata dalle tarme.
  • Spesso sull’etichetta figura che non si può lavarla perché si restringe. Le macchie di sudore resistono al lavaggio chimico!
  • Lavandola chimicamente c’è il rischio che si formino rigonfiamenti, si deforma abbastanza facilmente.
  • Si sgualcisce molto facilmente. Tuttavia, se è mischiata a fibre sintetiche si può stirare solo a bassa temperatura.
  • Non è molto resistente allo strappo. Se lavabile usare il programma per capi delicati (per evitare che si restringa), meglio non passare nella centrifuga (attenzione ai simboli sull’etichetta che spiegano come averne cura).

Attenzione: le cuciture si strappano facilmente. Rinunciare all’ammorbidente. Facilmente infiammabile.