Dall’etichetta si dovrebbe poter capire a quali trattamenti è stato sottoposto un tessuto. Però, se non ci sono indicazioni, ciò non vuol dire che il capo non è stato trattato. Spesso si può capire il tipo di trattamento cui è stato sottoposto il tessuto dalle indicazioni su come averne cura.
- Anti-infeltrenti: per evitare che la lana infeltrisca, lo strato esteriore di scaglie viene eliminato con cloro o altri agenti chimici. Oggi è possibile fare questo trattamento anche con enzimi naturali. Suggerimenti: lavate i capi in lana con cura a mano
- Antipiega: vedi “trattamenti con resine sintetiche”.
- Antitarme: la lana viene resa resistente alla tarme con l’impiego di sostanze chimiche.
Osservazioni: i capi destinati a neonati e ai bambini non dovrebbero essere sottoposti a questi trattamenti.
Per gli allergici: non portare i capi trattati antitarme a diretto contatto con la pelle.
Suggerimento: mettete della lavanda, della salvia o del legno di cedro in sacchetti di stoffa e teneteli insieme ai capi in lana. - Facile da trattare: vedi “trattamento con resine sintetiche”.
- Mercerizzazione: il tessuto o il filato di cotone viene teso e immerso in una soluzione di soda caustica, che ne migliora la lucentezza, lo rende più resistente allo strappo e ne aumenta la capacità di assorbire il colore.
Osservazioni: i sali inquinano le acque di scarico. - Non necessita stiratura: vedi “trattamenti con resine sintetiche”.
- Resistente al lavaggio in lavatrice: la lana è resa resistente al lavaggio in macchina tramite un trattamento con resine sintetiche. Tende però maggiormente a caricarsi di energia elettrostatica.
Osservazioni: il cloro inquina le acque di scarico. Il carico ambientale è anche maggiore con successivi trattamenti ammorbidenti.
Suggerimento: comperate capi di lana che non sono stati trattati e lavateli accuratamente a mano. La “living wool” è stata trattata con enzimi naturali. - Sand-washed: le fibre di seta vengono irruvidite con un procedimento meccanico, che ne cambia la struttura e conferisce un aspetto opaco. Il tessuto diventa meno resistente. Può perdere il colore al lavaggio.
- Restringimento: vedi “sanforizzazione”.
- Sanforizzazione: per rendere i tessuti di cotone irrestringibili, si procede alla sanforizzazione, un’operazione di riavvicinamento delle trame del tessuto. E’ un trattamento che non nuoce all’ambiente. È ormai impiegato quasi solo per abiti da lavoro.
Indicazioni: Sanfor, Sanfor-Set (resistente anche alla sgualcitura, morbido al tatto, resistente allo strappo e allo strofinamento, necessita solo una stiratura ridotta). Sanfor-plus è un trattamento con resine sintetiche. - Sbianca (candeggio): per renderli bianchissimi, i tessili vengono sottoposti a un candeggio. La sbianca serve anche per preparare il tessuto a successive colorazioni, soprattutto per colori chiari, dalle tonalità pastello.
Osservazione: il candeggio al cloro può inquinare le acque di scarico. - Stone-washed: il tessuto jeans viene trattato con sbiancanti e sfregato con pietra pomice per fargli assumere un aspetto “usato”. Dopo questo trattamento il tessuto diventa meno resistente. Trattamento molto diffuso per “invecchiare” i jeans.
Osservazioni: grande consumo d’acqua. Inutile inquinamento delle acque di scarico con candeggianti che contengono cloro. - Testurizzazione: i filamenti che costituiscono il filo continuo vengono arricciati per renderlo più soffice e elastico.
- Trattamento con resine sintetiche: Sulla superficie di fibre di cellulosa vengono fatte depositare resine di formaldeide ureiche o melamminiche. Si ottengono così tessili leggeri (stabili nella forma, antipiega, che resistono al restringimento).
Svantaggi: i tessuti sono poco assorbenti, non resistono allo strappo e alla sfregatura (lavare col programma per capi delicati), si caricano di energia elettrostatica e assorbono gli odori.
Indicazioni: non necessita stiratura, facile da trattare, Sanfor-plus.
Osservazioni: forte inquinamento delle acque di scarico. L’uso di formaldeide può provocare allergie. - Wash and wear (lava e indossa): i tessili vengono trattati con sostanze difficili da smaltire per renderli più morbidi.
Osservazioni: inquinamento delle acque di scarico, possibili irritazioni della pelle.