Esami? Terapie? Interventi? Chiedere e poi decidere
L’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori (di cui l’ACSI fa parte con FRC e SKS) ha ideato uno strumento semplice e pratico per sostenere i pazienti/consumatori nella discussione col proprio medico riguardo ad esami e trattamenti. Si tratta di una tessera con 5 domande per informarsi e poter esercitare il diritto di scelta riguardo a ciò che viene proposto dal medico. Il presupposto è che un’informazione accessibile al paziente/consumatore è importante tanto quanto lo sono i farmaci, i medicamenti e i trattamenti. La tessera è nel pratico formato carta di credito in modo che l’utente possa portarla sempre con sé e usarla al momento opportuno per dialogare meglio con il proprio medico. La tessera è allegata alla rivista dell’ACSI “La Borsa della spesa” in uscita in questi giorni, nelle prossime settimane la versione tedesca e francese saranno disponibili insieme ai periodici “Blickpunkt” e “FRC Mieux Choisir”.
Lo scopo di questa campagna di sensibilizzazione (sostenuta finanziariamente dall’Ufficio federale del consumo) è di rendere il paziente più attivo durante il consulto medico. È infatti dimostrato che il dialogo tra medico e paziente contribuisce a una maggiore qualità nelle cure e alla riduzione degli interventi inutili o inappropriati, contrastando la sovramedicalizzazione. Come da tempo sostenuto da ACSI, SKS e FRC in ambito sanitario “fare di più non significa sempre fare meglio” poiché l’eccesso di cure ha effetti importanti – il più delle volte negativi – in primo luogo sulla salute del paziente/consumatore, ma ha anche delle ripercussioni sui costi sanitari: vari studi indicano infatti che i trattamenti non necessari sono all’origine del 20-30% delle spese della sanità. La segretaria generale dell’ACSI Laura Regazzoni Meli sottolinea che “Contenere i costi della salute (e quindi i premi dell’assicurazione malattia) resta uno degli obiettivi fondamentali della politica sanitaria se si vuol evitare il razionamento e una medicina a più velocità e coinvolge tutti le parti, medici e cittadini: perché non iniziare discutendo i trattamenti prescritti, grazie appunto al dialogo tra operatori sanitari e pazienti? ”. Secondo l’ACSI per ricevere un’informazione corretta e utile, bisogna cominciare a imparare a porre le giuste domande: Ci sono alternative più semplici e sicure? Quali sono i benefici e i rischi? Con quali probabilità possono verificarsi? Che cosa succede se non faccio nulla? Che cosa posso già fare io per la mia salute?
Chi non è socio dell’ACSI può richiedere la tessera al segretariato o stamparla da qui: