Public Eye ha messo sotto la lente le pratiche di dieci fra i venditori online più diffusi nel ramo dell’abbigliamento. L’obiettivo era capire il grado di trasparenza di queste aziende: indicano dove vengono fabbricati i loro capi? Se i salari versati consentono una vita dignitosa? O ancora se gli articoli invenduti vengono semplicemente distrutti?
Le risposte a queste domande sono state perlopiù deludenti. Affinché le cose cambino, secondo Public Eye, è necessario stabilire una legislazione che obblighi i giganti della vendita online a:
- Rispettare i diritti umani, fra i quali è incluso il versamento di un salario che garantisca il minimo vitale e la trasparenza sui luoghi di produzione, per lottare contro lo sfruttamento;
- Divieto di distruggere i prodotti nuovi invenduti o restituiti;
- Miglior protezione legale e controlli nella logistica, per garantire i diritti anche dei lavoratori nella logistica;