Un nostro lettore ci ha scritto in relazione alla petizione “voglio sapere da dove viene quello che mangio”, per denunciare l’assenza di controlli in Svizzera sulla provenienza del pesce e la sua corretta dichiarazione.
Ebbene, l’assenza di controlli lamentata dal nostro lettore è semplicemente dovuta al fatto che in Svizzera la provenienza del pesce per legge non doveva essere dichiarata per iscritto. O almeno le cose stavano così fino al mese scorso.
A partire dal 1° maggio 2018 infatti, la provenienza del pesce intero, in filetto e dei bastoncini di pesce deve essere dichiarata interamente per iscritto, come stabilito dall’articolo 5 dell’Ordinanza del DFI concernente le informazioni sulle derrate alimentari (OID). In realtà, l’OID è in vigore dal 1° maggio 2017, ma è stato concesso un periodo transitorio di un anno, che è scaduto proprio lo scorso primo maggio.
Un passo nella direzione giusta anche in questo ambito per uniformarsi alle norme europee, anche se rimane chiaramente il problema del pesce contenuto nei prodotti lavorati.
La mancanza di trasparenza sui prodotti lavorati è del resto alla base della nostra petizione, che vi invitiamo pertanto a firmare.
