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Promozioni fasulle, ci vogliono sanzioni più severe

Più controlli e sanzioni esemplari: è ciò che chiedono l’ACSI e le organizzazioni svizzere dei consumatori dopo l’ampia inchiesta condotta nella Svizzera occidentale dalla Federazione romanda dei consumatori FRC in quattro grandi insegne per verificare se l’indicazione dei prezzi era corretta. Ebbene in tutti i casi sono state riscontrate delle irregolarità: tre sono state segnalate al Ministero pubblico e nei confronti di una ditta è stata inoltrata denuncia penale. Ciò induce a credere che i finti sconti sono una pratica molto diffusa per spingere il consumatore all’acquisto facendogli credere di fare un affare. Eppure le regole ci sono: bisogna farle rispettare.

Abbiamo recentemente parlato dell’inchiesta dei colleghi della FRC, durata un anno, che consente di affermare che le pratiche irregolari riscontrate non sono frutto di semplici fatalità. Tutt’altro. Il tutto è partito dalla vicenda Ochsner Sport denunciata dalla FRC (nel 2016) e riconosciuta colpevole di aver infranto coscientemente l’OIP (Ordinanza sull’indicazione dei prezzi). La ditta gonfiava il prezzo iniziale dei prodotti per far credere che fosse poi ribassato (in realtà sovente il prezzo era identico quando non inferiore). Ebbene la ditta, riconosciuta colpevole, è stata sanzionata con una multa di 4000 franchi! Una cifra ridicola.

Poiché le segnalazioni dei consumatori relative a scorrettezze nei prezzi esposti riguardano più frequentemente apparecchi elettronici ed elettrodiomestici, l’inchiesta si è concentrata su quattro insegne (M-electronics, Fust, Interdiscount e Conforama) e ha riguardato più di 350 apparecchi. Risultato: sono state rinvenute parecchie irregolarità presso tre ditte che sono state segnalate al Ministero pubblico. Presso Conforama invece le indicazioni ingannevoli dei prezzi erano talmente importanti che la FRC ha inoltrato denuncia penale per infrazione alla Legge federale contro la concorrenza sleale. In questo negozio i fatti incriminati concernono ben un quarto dei prodotti controllati. Si tratta di indicazioni di prezzo che fanno credere a una riduzione di prezzo che in realtà non esiste. In base ai rilevamenti taluni prodotti sono rimasti in saldo da giugno 2018 ad aprile 2019 senza che il prezzo di base sia mai stato applicato. Il che è contrario alle norme in vigore.

Le organizzazioni dei consumatori chiedono pertanto più controlli e sanzioni severe a chi non rispetta la legge e prende per il naso i consumatori. E su ciò intendono insistere poiché sotto la cupola di Palazzo federale ci sono molti parlamentari che vogliono invece un ulteriore indebolimento dell’OIP per lasciare campo libero a tutte queste illecite pratiche.
I consumatori non possono abbassare la guardia. L’invito è di denunciare all’Alleanza dei consumatori ogni pratica scorretta subita o riscontrata. Potete farlo QUI.