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TripAdvisor bacchettato e multato in Italia

Il Consiglio di Stato italiano ha imposto una multa di 100’000 euro a TripAdvisor. Secondo la sentenza, il sito web non può permettersi da un lato di vantare “recensioni vere e autentiche”, e dall’altro non fare praticamente nulla per contrastare il fenomeno delle recensioni false.

Ormai la maggior parte delle persone prenota i propri viaggi su internet. E siti come TripAdvisor possono essere molto utili per confrontare prezzi e prestazioni, per esempio di hotel o ristoranti. A patto però che le recensioni non siano fatte da “amici” degli esercenti o da account fasulli!

Le recensioni false sono molto più diffuse di quanto non si pensi. Non soltanto su TripAdvisor, ma anche su altri siti, come per esempio AirBnb. È sempre più diffuso ormai anche il fenomeno degli “spacciatori” di recensioni fake, che si fanno pagare per scrivere e vendere recensioni finte sotto falsa identità. Per tutelarsi, all’utente non resta che munirsi di sano scetticismo e documentarsi il più possibile.

A poter fare la differenza sarebbero però i siti ospitanti, che per ora investono decisamente poco tempo e risorse nel combattere questi fenomeni. Un passo decisivo sarebbe ad esempio quello di mettere un freno all’uso di nickname e all’anonimato, secondo il principio che chiunque è libero di esprimere le proprie opinioni, ma deve prendersene la responsabilità mettendoci nome e cognome. I siti potrebbero inoltre verificare l’identità degli utenti in maniera più attenta.

Delle recensioni più affidabili gioverebbero ai consumatori, riducendo il rischio di venire manipolati o tratti in inganno.