Notizie sui consumi Prodotti e ingredienti Scelte alimentari

Si fermerà l’abbattimento dei pulcini maschi?

Da diversi anni gli scienziati cercano un metodo che permetta di porre fine all’abbattimento sistematico dei pulcini maschi poco dopo la loro nascita. Visto che non sono in grado di deporre uova e non guadagnano peso con sufficiente rapidità per essere allevati per la loro carne, essi finiscono infatti in una macchina tritatutto dopo meno di un giorno di vita, oppure vengono asfissiati. Ma delle uova più “etiche” stanno prendendo piede in Germania.

A Berlino è possibile acquistare da alcuni mesi le uova “RespEGGt”. E presto saranno disponibili in tutta la Germania. Il costo è di alcuni centesimi maggiore rispetto alle uova normali, tuttavia, sono più etiche. Ecco perché.

Le galline ovaiole moderne, sono in grado di produrre quantitativi massicci di uova. I loro fratelli maschi risultano tuttavia inutili: oltre a non deporre uova, non possono nemmeno essere allevati per la carne, in quanto mettono su peso troppo lentamente per essere redditizi. Meno di 24 ore dopo la nascita, dei “sessatori di pulcini” esaminano i loro genitali e i pulcini di sesso maschile finiscono nella macchina tritatutto o vengono soppressi in altri modi (per esempio per asfissia). Questa sorte tocca a circa 7 miliardi di pulcini all’anno nel mondo. Una pratica che però molti consumatori faticano a digerire.

Per questo da anni molti scienziati studiano possibili soluzioni. Un esempio è proprio la tecnologia dietro alle uova RespEGGt che è in grado di distinguere le uova basandosi sugli ormoni sessuali. Un robot pratica un minuscolo foro nelle uova, più piccolo della punta di uno spillo, preleva un campione del fluido all’interno e lo versa in una soluzione che diventa di colore blu se è presente un ormone femminile. Se il colore blu non arriva, ecco che le uova vengono trasformate in cibo per animali. Il limite del sistema sta nel fatto che al momento è troppo lento per le produzioni più grandi (il sistema robotico riesce a smistare solo 3000 uova all’ora). Ma è solo una delle possibilità.

Altrove si sta cercando di differenziare le uova sulla base della loro forma o grazie all’analisi di molecole che esse rilasciano nell’aria, che potrebbero variare a seconda del sesso. C’è anche chi punta sull’ingegneria genetica per rendere fluorescenti le uova maschili se esposte a particolari lampade. In questo ultimo caso, si porrebbe però un altro dilemma etico sull’uso delle modifiche genetiche.