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Il 68% degli svizzeri vuole prezzi più equi

Un sondaggio rappresentativo mostra un ampio sostegno degli svizzeri al principio di fondo dell’Iniziativa per prezzi equi, sostenuta dall’ACSI. Solo il 20% si dice apertamente contrario. Il 48% degli intervistati afferma di fare acquisti all’estero perlomeno saltuariamente, spesso a causa delle elevate differenze di prezzo anche per prodotti identici. 

Bisogna fare qualcosa contro “l’Isola dei prezzi elevati”. Ne è convinto il 68% dei partecipanti a un sondaggio condotto in Svizzera tedesca e romanda, come riportano i nostri colleghi d’oltralpe della Stiftung für Konsumentenschutz. Tutte le principali fasce della popolazione, divise per età, regione o genere appoggiano il principio alla base dell’Iniziativa per prezzi equi. Il 48% di coloro che hanno risposto al sondaggio fa almeno saltuariamente degli acquisti all’estero, e per il 61% di costoro, il costo dei prodotti è il motivo principale. Vi è tuttavia il timore da parte del 37% dei partecipanti che l’iniziativa potrebbe portare ad un aumento della burocrazia, di avviso opposto il 30%, con un 33% di indecisi su questo punto.

Nuove norme sulla concorrenza sono viste con favore dal 76% degli intervistati, al fine di ridurre le differenze di prezzo rispetto all’estero e arginare così il turismo degli acquisti. A ritenere che i prodotti stranieri siano troppo costosi se acquistati in Svizzera sono il 69% di coloro che hanno preso parte al sondaggio.