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“The Shoe Creator” denuncia lo sfruttamento nell’industria delle scarpe

Che siano “made in China” o “made in Italy”, qualunque sia il loro prezzo, le scarpe che indossiamo vengono prodotte in condizioni inaccettabili. A denunciarlo l’associazione indipendente svizzera Public Eye, che ha pubblicato recentemente delle nuove inchieste.

“Siamo andati a parlare con le vittime di questo ciclo di produzione efficiente ma ingiusto. In Albania, un’operaia guadagna 150 franchi al mese per produrre scarpe. Si tratta di nemmeno un quarto di quanto le servirebbe per provvedere alle necessità di base e a vivere dignitosamente”, si legge su un comunicato diffuso da Public Eye.
Ma non si tratta solo di salari da fame. Intimidazioni, umiliazioni, straordinari eccessivi e violazioni del diritto del lavoro sono all’ordine del giorno. Per non parlare del fatto che molte lavoratrici e molti lavoratori si trovano quotidianamente a contatto con sostanze chimiche dannose per la salute. Secondo Public Eye, “in questo settore torbido, le aziende sono responsabili delle conseguenze disastrose di un modello d’affari secondo il quale le calzature non sono più che beni di consumo usa e getta, e a pagarne il costo sono il pianeta e i lavoratori”.
Gli svizzeri comprano, in media, un paio di scarpe nuove ogni due mesi. La “moda effimera”, ormai, ci veste dalla testa ai piedi. Secondo Public Eye la maggior parte dei consumatori non è però a conoscenza delle condizioni scandalose in cui, dall’Asia all’Europa, le loro scarpe vengono prodotte.

 “The Shoe Creator”

Si tratta di un’applicazione che, secondo le parole di Public Eye, “vi permette di creare online le scarpe che avete sempre sognato, nel rispetto dei diritti umani. L’applicazione mostra inoltre le condizioni di lavoro scandalose in cui vengono prodotte le nostre scarpe e descrive la triste realtà delle fabbriche”.
Recandosi sul sito internet www.theshoecreator.ch gli internauti hanno la possibilità di creare le scarpe che vorrebbero, grazie a quattro modelli e svariati accessori. Una volta terminato il concorso, il design vincente verrà prodotto su misura per il suo autore. “Agire nel quotidiano è alla portata di tutti noi”, affermano gli autori della campagna di sensibilizzazione, che è indirizzata soprattutto ai giovani.
“Possiamo prenderci maggior cura delle nostre scarpe, farle riparare quando necessario e fare domande quanto alla loro origine, affinché i venditori capiscano una volta per tutte che la sostenibilità è un criterio imp