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In futuro “un’etichetta narrante”?

In Italia il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), in collaborazione con la Fondazione per lo studio degli alimenti e della nutrizione (Fosan), ha organizzato il mese scorso un webinar dal titolo “L’accessibilità delle informazioni alimentari per persone non vedenti”. In occasione di questo incontro si è discusso di un’etichetta narrante, che con l’ausilio dello smartphone aiuterebbe le persone cieche e ipovedenti a fare la spesa, ma potrebbe anche essere utile per il resto dei consumatori.

Per una persona non vedente o ipovedente, non è affatto semplice riconoscere i prodotti o informarsi su ingredienti e date di scadenza. Per migliorare l’attuale situazione, ecco l’idea dell’etichetta narrante tramite smartphone. In combinazione con l’uso del linguaggio braille questo strumento, sviluppato in collaborazione con l’Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Cosenza, si propone di aumentare l’inclusività delle etichette. Il braille, che non tutte le persone non vedenti conoscono, potrebbe bastare per alcune informazioni essenziali come la data di scadenza, per i dettagli, ci sarebbe l’etichetta narrante. Il funzionamento di quest’ultima si basa sulla scannerizzazione di un QR Code con l’app sullo smartphone. Resta la difficoltà nel “mirare” il QR Code, ma una soluzione potrebbe essere metterlo in rilievo.

Il progetto, che è già stato testato sperimentalmente sulle bottiglie di olio d’oliva dell’azienda agricola Oli Tucci, è poi stato ampliato per fornire informazioni utili anche ai normovedenti: in questo caso il QR Code darebbe accesso anche a video, testi e foto con informazioni aggiuntive sul prodotto. In futuro la spesa potrebbe dunque diventare sempre più interattiva.