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Il Consiglio degli Stati cede alla lobby del tabacco

Il Consiglio degli Stati torna sui suoi passi e rinuncia a regole più stringenti sulla pubblicità per prodotti a base di tabacco e nicotina. Dietro l’inversione a U l’ombra di quella che rimane una delle lobby più potenti.

La pubblicità del tabacco non pone alcun problema in alcun luogo: non solo nella stampa, ma anche su Internet. È la nuova linea del Consiglio degli Stati. La Coalizione per una legge efficace sui prodotti del tabacco si rattrista di questa evoluzione: “per la Svizzera, che avrebbe potuto finalmente dotarsi di una politica di prevenzione del tabagismo al passo con i tempi, un’altra occasione persa. Con una legge di questo genere, riuscire a ridurre il numero di bambini e adolescenti che ogni anno iniziano a consumare questi prodotti diventa una pia illusione”.

La Coalizione è delusa che il Consiglio degli Stati rifiuti nuovamente di mettere un freno all’impiego di additivi che hanno notoriamente effetti tossici e che rafforzano l’effetto di dipendenza. Nonostante le prove scientifiche, la Camera alta ha sottovalutato il pericoloso «effetto esca» che queste sostanze esercitano sulle fasce più giovani della popolazione.

Ricordiamo per titolo di paragone che l’UE già nel lontano 2014 ha vietato tutti gli additivi che facilitano l’inalazione o l’assorbimento della nicotina o che aumentano in modo misurabile la tossicità del tabacco da fumo o l’effetto di dipendenza che questo induce. A differenza della Svizzera, l’UE ha anche riconosciuto il pericolo per i bambini e gli adolescenti che presentano i “nuovi” prodotti aromatizzati contenenti tabacco e nicotina.

Purtroppo, il Consiglio degli Stati ha stralciato l’articolo che avrebbe obbligato le multinazionali del tabacco a segnalare all’Ufficio federale della sanità pubblica quanto spendono per la pubblicità, la promozione delle vendite e le sponsorizzazioni. Si tratta tuttavia di un requisito minimo non negoziabile in vista di ratificare la Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco (FCTC) – obiettivo che il Consiglio federale si è espressamente prefissato da ben 20 anni.