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L’ACSI chiede un cambio di rotta in casa Salt

Tariffe di roaming eccessive, trappole dei costi, disinteresse per le nuove norme: l’ACSI chiede un cambio di rotta in casa Salt

Salt salassa i propri clienti con tariffe di roaming eccessive, li lascia cadere deliberatamente in trappole di costi aggiuntivi e non si adegua alle nuove norme. Ecco perché l’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori chiede un deciso cambio di rotta in una lettera aperta a Marc Furrer, presidente del Consiglio di amministrazione di Salt.

Troppo denaro spillato con le tariffe di roaming
Chi acquista da Salt un pacchetto dati di 10GB per l’utilizzo di Internet nei paesi dell’UE paga circa 1 franco per 100 MB. Quando invece non si acquista un pacchetto, o il pacchetto si esaurisce, viene addebitata la cosiddetta tariffa standard. Ecco che a quel punto 100 MB costano improvvisamente 295 franchi. Secondo l’Alleanza, si tratta sostanzialmente di una fregatura per i clienti Salt.

Trappole dei costi aggiuntivi
Chi acquista un pacchetto dati o un’opzione per avere un costo fisso quando si trova all’estero, dovrebbe essere al riparo da sorprese. Invece per i clienti Salt non è così: in caso di esaurimento del volume dati aggiuntivo, si applica la tariffa standard elevatissima. Inoltre le opzioni per tariffe fisse di roaming valide per 30 giorni vengono estese senza che il cliente lo abbia richiesto, è quest’ultimo che deve attivarsi per annullarle: l’ennesima trappola dei costi. Salt cerca, attraverso vari metodi, di addebitare ai propri clienti i costi di roaming più elevati possibili. Secondo l’ACSI, questo è l’opposto di un orientamento favorevole ai propri clienti.

Salt viola consapevolmente le normative vigenti
Salt non si attiene alla legislazione vigente, violandola in tre diversi modi.

  • Dal 1 luglio 2021 le opzioni/pacchetti dati per l’estero devono avere una validità minima di 1 anno, ma la maggioranza dei pacchetti dati di Salt continua ad avere una validità di soli 30 giorni, in barba alle nuove norme.
  • Secondo l’Ordinanza, il consumatore deve poter acquistare opzioni e pacchetti dati anche quando è connesso tramite una rete internet fissa, ma con Salt è possibile farlo solo connettendosi dalla rete mobile. Chi si trova all’estero viene così costretto ad attivare la propria connessione dati rischiando immediatamente di incappare in costi aggiuntivi prima ancora di avere avuto la chance di acquistare un pacchetto dati.
  • L’ordinanza di applicazione della nuova Legge sulle telecomunicazioni stabilisce inoltre che tutti i clienti devono essere protetti da bollette di roaming elevate mediante un limite di costo prestabilito. Salt fissa questo limite a CHF 1000 (CHF 500 ciascuno per roaming dati e telefonia/SMS/MMS) per periodo di fatturazione. Solo al raggiungimento di questo limite il roaming sarà bloccato. Il limite è ovviamente troppo elevato e lo è a tal punto che, secondo l’Alleanza, si tratta di un limite illegale.

Marc Furrer è presidente del Consiglio di amministrazione di Salt da maggio 2021, in precedenza è stato anche presidente della Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) e direttore dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). Sia l’UFCOM che la ComCom sono incaricati di far rispettare le leggi vigenti alle compagnie di telecomunicazioni. Il fatto che proprio la società che il signor Furrer presiede non rispetti le normative vigenti è inaccettabile.