Le cuffie si suddividono in due famiglie principali. Innanzitutto, i modelli intrauricolari, che si inseriscono nell’incavo del- l’orecchio. Sono leggeri e discreti. I più comuni, quelli che si trovano tra gli accessori degli smartphone, si posano all’interno del condotto uditivo. Altri modelli si inseriscono nel condotto uditivo grazie una punta in silicone. Questo “tappo” contribuisce a ridurre il rumore, blocca quasi tutti i suoni esterni e consente anche di non condividere i propri gusti musicali con tutte le persone circostanti, per esempio con tutto il vagone del treno. Tuttavia, sulla strada, questo isolamento acustico è pericoloso, poiché il rumore del traffico diventa impercettibile.
Un’altra famiglia è quella delle cuffie esterne, ovvero un cerchietto che incorona la testa con due cuscinetti che si posano sulle orecchie. Da un lato troviamo i cosiddetti modelli circumaurali (over-ear). Il loro cuscinetto avvolge completamente il padiglione auricolare. Sono ingombranti ma riproducono bene il suono e sono confortevoli. Le cosiddette cuffie sovraurali (on-ear) poggiano direttamente sull’orecchio. Più piccole, più leggere e mobili, sono un buon compromesso tra il circumaurale e quello intrauricolare.
