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Premi 2023: è arrivata la temuta stangata

In Ticino i premi di cassa malati aumenteranno del 9.2% nel 2023. Gli aumenti sono sostanzialmente identici fra le differenti categorie di assicurati (+9% per gli adulti, +9.1% per i giovani adulti e +8.9% per i minorenni). Con queste cifre il nostro cantone è al terzo posto a livello nazionale dopo Neuchâtel (+9.5%) e Appenzello Interno (+9.3%). Nei Grigioni l’aumento si ferma invece al 6.8% (6.4% per gli adulti, 7.3% per i giovani adulti e 6% per i minorenni). La media nazionale si situa al 6.6%. L’ACSI prende atto con grande preoccupazione di questi aumenti, che giungono in un momento che si preannuncia già difficile per le finanze di molte economie domestiche per via dell’inflazione.

La pandemia è additata come causa principale per l’entità degli aumenti dei premi di cassa malati. Infatti, essa ha causato da un lato ingenti costi diretti (per esempio, le ospedalizzazioni causate dal Covid-19 sono costate fra i 500 e i 600 milioni a livello nazionale) e dall’altro un “effetto di recupero”: molti interventi e trattamenti che sono stati posticipati nel 2020 e nella prima parte del 2021, sono stati in seguito recuperati e i loro costi sono quindi stati sostanzialmente “rinviati” di un anno. Tuttavia, le cause profonde non possono essere ricercate soltanto in questo evento particolare, motivo per cui anche quest’anno l’ACSI sottolinea la necessità di intervenire sui costi della salute, sia attraverso una riduzione delle tariffe che sul fronte della quantità di prestazioni.

L’OMS stima che il 30% dei trattamenti sanitari effettuati non sono veramente necessari. L’ACSI è da molti anni attiva nella sensibilizzazione sul tema della sovramedicalizzazione e sostiene l’associazione Smarter Medicine – Choosing Wisely Switzerland. Perché effettivamente non si scappa: per combattere l’aumento dei costi della salute, che è sospinto anche da fattori demografici, occorre limitare le prestazioni superflue.

Tuttavia l’ACSI si oppone fermamente ad un semplice scaricare la responsabilità su chi è malato ed ha bisogno di cure. Svariate ulteriori misure possono essere messe in atto. Alcuni esempi sono la creazione della cartella informatizzata del paziente (che consentirebbe risparmi grazie ad un miglior passaggio delle informazioni) o la riduzione del costo dei farmaci, anche attraverso la diffusione dei farmaci generici. Proprio su quest’ultimo fronte, che consentirebbe risparmi immediati senza intaccare in alcun modo la qualità delle cure, l’ACSI ha recentemente appoggiato la campagna lanciata da medix-Ticino e dall’Ordine dei farmacisti volta ad aumentare massicciamente l’uso dei farmaci generici in Ticino.

Cosa può fare il paziente?
Come ogni anno l’ACSI ricorda che il paziente dispone di svariati strumenti per intervenire sui propri costi della salute: primo fra tutti, cambiare la propria cassa malati, spostandosi in quella meno cara. Le differenze in molti casi superano i 1000 franchi annuali. Tutti hanno diritto di cambiare la propria assicurazione malattia di base (anche anziani e malati). La lettera di disdetta deve però giungere all’assicuratore entro il 30 novembre (non fa stato il timbro postale!) e va quindi spedita qualche giorno prima. Per contenere i premi, vi è inoltre ovviamente la possibilità di aumentare la propria franchigia. Spesso le franchige a 300 franchi per persone sane non fanno altro che generare un circolo vizioso che porta all’aumento dei costi della salute. Infine è possibile valutare l’adesione a modelli alternativi, ricordando tuttavia che occorre leggere attentamente le condizioni per beneficiare degli sconti.

Per confrontare i premi delle varie casse malati in vista di un’eventuale disdetta e per scegliere la franchigia ottimale l’ACSI segnala il calcolatore dell’Ufficio federale della sanità preferendolo a quello di Comparis finanziato anche dalle casse malati.

L’ACSI fornisce un servizio di consulenza telefonica sulle casse malati tutte le mattine dalle 8.30 alle 11.30 al numero 091 922 97 55 (tasto 1). Il servizio è aperto a tutti.