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Legislazione derrate alimentari: maggiore trasparenza, ma lacune nella protezione della salute

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La nuova legislazione sulle derrate alimentari porterà maggiore trasparenza, ma presenta lacune nella protezione della salute

 

Più informazioni e più trasparenza per i consumatori: la revisione delle ordinanze del diritto alimentare migliora le dichiarazioni sullo zucchero e sulla provenienza del pane. Per quanto riguarda la protezione della salute, l’ACSI, insieme alla Konsumentenschutz e alla FRC, chiede ulteriori progressi, ad esempio per ridurre i dannosi nitriti e nitrati in salsicce ed insaccati.

Termina oggi la consultazione sulla revisione di 23 ordinanze dell’importante diritto alimentare svizzero. Tra le novità vi sono numerosi vantaggi per i consumatori, in particolare nel settore della trasparenza e dell’informazione. Restano tuttavia ancora inattese parecchie richieste per migliorare la protezione dei consumatori.

Per quanto riguarda i valori nutrizionali, la dichiarazione dei quantitativi di zucchero e di acidi grassi saturi sarà finalmente obbligatoria anche per il mercato svizzero. Una misura già introdotta dall’UE, che l’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori – ACSI, Konsumentenschutz e FRC – richiedeva da tempo, poiché le informazioni fornite solo su base volontaria sono insufficienti. Lo zucchero è presente in molti prodotti lavorati in quantità considerevoli.

Per il pane e i prodotti da forno sarà nuovamente necessario indicare la provenienza. Ciò consentirà di distinguere i prodotti svizzeri dai prodotti di panetteria importati per lo più congelati, a buon mercato, per essere solo cotti in Svizzera. Molti consumatori non ne sono consapevoli e potranno ora vederlo sull’etichetta, un’innovazione accolta con favore non solo dall’Alleanza, bensì anche dai panettieri svizzeri.

Si intensifica la lotta contro lo spreco alimentare. Il pane e i prodotti da forno sono stati identificati da uno studio dell’ETH di Zurigo tra gli alimenti che vengono maggiormente buttati. Le nuove disposizioni vorrebbero però ridurre le indicazioni sulla presenza di possibili allergeni. L’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori chiede altre soluzioni, affinché le persone allergiche continuino ad essere ben informate e ad avere accesso anche al pane meno caro.

Le etichette dei prodotti alimentari per sportivi saranno integrate con informazioni riguardanti i quantitativi raccomandati e le avvertenze. Tuttavia l’Alleanza deplora che non sarà più obbligatoria la dichiarazione nutrizionale. Una decisione irresponsabile, dato che questi alimenti non sono consumati da pochi sportivi professionisti, bensì da migliaia di sportivi amatoriali e persone attente alla salute. L’ACSI ritiene quindi fondamentale che i valori nutrizionali siano noti.

L’Alleanza si oppone fermamente anche alla rimozione o all’adeguamento dei livelli massimi consentiti di vari contaminanti. Il principio di precauzione non viene sufficientemente considerato nel caso dell’arsenico, del piombo, del cadmio o delle sostanze indesiderabili che possono essere generate durante la produzione di oli e grassi vegetali (MCPD). L’ACSI chiede una regolamentazione coerente e rigorosa che metta al primo posto la salute dei consumatori.

Oltre alle modifiche proposte, l’Alleanza chiede una revisione dei tenori massimi per gli additivi contenenti nitriti o nitrati. Utilizzati principalmente per la produzione di salumi e insaccati, come prosciutto e salsicce, possono danneggiare il DNA o causare il cancro. Sarebbe quindi più che auspicabile adottare misure di protezione dei consumatori e rivedere l’Ordinanza sugli additivi.

In conclusione, se i miglioramenti in favore della trasparenza sono certamente positivi, con la recente revisione non vengono adeguatamente considerate le preoccupazioni legate alla salute dei consumatori. L’ACSI si impegnerà affinché tali aspetti siano inclusi nella prossima revisione della legge sulle derrate alimentari.