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I prezzi salgono, ma le economie domestiche non sono tutelate

In occasione della Giornata mondiale dei diritti dei consumatori, l’ACSI ricorda l’importanza strategica rivestita dai consumatori all’interno del sistema economico. Eppure, il potere d’acquisto delle economie domestiche finanziariamente più deboli, ma anche di quelle di fascia media, si sta erodendo. Il 2022 ha fatto segnare un’inflazione “di altri tempi”, che non si vedeva in Svizzera dall’inizio degli anni novanta. Di fronte a questo contesto eccezionale, le autorità continuano a scegliere l’immobilismo e non sono previste misure di sostegno a quei consumatori che sono messi particolarmente sotto pressione dall’aumento dei costi sanitari, energetici e dei beni di prima necessità.

Come abbiamo constatato col nostro annuale rilevamento dei prezzi, pubblicato nella Bds 2.2023 in uscita in questi giorni e presentato ieri sera a Ticinonews, acquistare i prodotti contenuti nel nostro paniere di riferimento in Ticino costava quasi il 10% in più a gennaio 2023 di quanto non costasse a gennaio 2022. I premi di cassa malati sono aumentati del 9.2% fra il 2022 e il 2023, e le bollette energetiche hanno subito a loro volta massicci incrementi a partire da gennaio di quest’anno (o in alcuni casi, già dall’autunno 2022). L’aumento dei tassi di interesse ha portato (o porterà nel prossimo futuro) a maggiori costi tanto per i proprietari di casa che per gli inquilini. I conti risparmio, tuttavia, continuano ad avere rendite prossime allo zero. Non si tratta di un contesto “normale” e molte economie domestiche si trovano in seria difficoltà: un’inflazione così elevata, peggiorata anche dalla guerra in Ucraina, non si vedeva da 30 anni.

Di fronte a questo contesto, le autorità non possono continuare a restare passive. Del resto, non lo sono state con tutti: i pacchetti di salvataggio non sono mancati per attori ritenuti strategici. Molte aziende, per esempio nel settore energetico, hanno realizzato nel 2022 utili da capogiro.

I nostri colleghi del Konsumentenschutz propongono da mesi un “ombrello di protezione dei consumatori”. Esso include la possibilità per ogni economia domestica di avere accesso annualmente a 500kWh di energia elettrica pagata a prezzo di produzione. Questo alleggerirebbe le bollette e stimolerebbe contemporaneamente gli utenti a cercare di non superare tale soglia, contribuendo al risparmio energetico. Altri strumenti di protezione riguardano il contenimento dei costi sanitari.

Questi argomenti verranno affrontati in una conferenza online odierna promossa dalla Commissione Federale del Consumo (CFC).