Notizie sui consumi Medicina Pazienti

L’ACSI saluta il Caffè Med in Ticino: uno spazio di ascolto per i pazienti

Già avviato con successo nella Svizzera romanda e tedesca, il Caffè Med offre ora anche ai pazienti ticinesi un momento di incontro e di scambio qualificato per risolvere dubbi e perplessità riguardanti un problema di salute. A cadenza mensile, un gruppo di medici in pensione è a disposizione di pazienti e famigliari per rispondere, davanti a un caffè, alle loro domande e accompagnarli nelle decisioni che riguardano la propria salute.

Dopo un primo appuntamento tenutosi a giugno, il Caffè Med ripartirà il prossimo 19 settembre dalle 14.30 alle 16.30 al ristorante Pestalozzi di Lugano (non è necessario iscriversi). L’iniziativa è stata lanciata a livello svizzero dall’Accademia di Medicina Umana, è supportata dall’Ordine dei Medici del Canton Ticino e salutata molto positivamente dall’ACSI. “Affinché possano far valere i propri diritti, i pazienti necessitano anzitutto di essere ben informati. Solo così potranno fare le scelte giuste sottraendosi anche alla sovramedicalizzazione e riducendo gli sprechi in ambito sanitario” afferma la segretaria generale dell’ACSI, Antonella Crüzer.

La medicina è evoluta molto nel tempo divenendo sempre più complessa. Per diverse patologie le proposte terapeutiche possono essere numerose e spesso i pazienti, a cui vengono presentate più opzioni, fanno fatica a capire quale sia quella migliore per loro. “Lo scopo principale del Caffè Med è l’ascolto, la vicinanza, il consiglio” spiega la dottoressa Antonella Richetti, radio-oncologa e responsabile del progetto. “Siamo un gruppo di medici che ha da poco terminato la propria attività nelle istituzioni, con un bagaglio di esperienze importanti in vari ambiti. Siamo liberi di agire senza un’istituzione alle spalle e di mettere a disposizione le nostre competenze per permettere al paziente di avere uno strumento in più nelle decisioni che riguardano la sua salute. Operiamo in modo indipendente e gratuito”.

Il progetto si avvale del contributo di una decina di professionisti che sono stati attivi in vari settori, dalla medicina interna alla chirurgia, oltre che da pneumologi, oncologi, cardiologi e psichiatri. L’auspicio dei suoi fautori, per il futuro, è di garantire anche la presenza di psicologi, infermieri, farmacisti, assistenti sociali. Il servizio è rivolto anche ai famigliari dei pazienti, così come ad altri professionisti della sanità che necessitassero di un momento di confronto.

Per maggiori informazioni, clicca QUI.

L’intervista completa alla dottoressa Antonella Richetti verrà pubblicata sul prossimo numero de La Borsa della Spesa.