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Azione collettiva: ancora non ci siamo

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) ha deciso ancora una volta di non decidere. Ulteriore rinvio sul progetto del Consiglio federale sull’azione collettiva, al contrario di quanto sperato dall’ACSI. Malgrado ci siano segnali che questo rinvio dovrebbe essere l’ultimo, e che dopo l’estate si potrà procedere, questa modalità dilatoria è inaccettabile per l’ACSI. Il voto in Parlamento che ha chiesto un disegno di legge sull’azione collettiva risale ormai a oltre 10 anni fa. Nel frattempo, i cittadini svizzeri continuano ad essere sprovvisti degli strumenti giuridici sui quali possono invece contare i loro omologhi di praticamente tutti i paesi occidentali. 

La speranza è che le informazioni complementari richieste dalla commissione all’Amministrazione federale potranno dissipare gli ultimi dubbi rimasti. Questo vuoto nel sistema giuridico svizzero avrebbe dovuto essere stato colmato già da molto tempo. I politici finora hanno tuttavia continuato a trattare il tema dell’azione collettiva come una patata bollente da rimbalzare e rinviare. Le consumatrici ed i consumatori svizzeri aspettano una risposta già da molto tempo.