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Ai trasporti pubblici servirebbero prezzi più competitivi

Ieri l’Alleanza Swisspass ha annunciato un aumento dei prezzi medio del 4,3% dal prossimo dicembre. Sebbene le ragioni indicate da Swisspass siano comprensibili, resta il fatto che questi rincari arrivano al momento sbagliato e che i prezzi dei trasporti pubblici risultano troppo elevati in Svizzera per competere davvero col trasporto privato. La Confederazione porta un’importante parte della responsabilità di questi aumenti, visto che ha annunciato un taglio dal 2024 dei fondi per le indennità nel traffico regionale viaggiatori. Positiva invece la conferma da parte delle aziende dei trasporti pubblici dell’introduzione di un abbonamento più flessibile (sempre da dicembre 2023).

A partire dal 10 dicembre 2023 i prezzi dei trasporti pubblici aumenteranno in media del 4,3% in Svizzera. Nel comunicare il rincaro, l’Alleanza Swisspass si è giustificata sottolineando, fra le altre cose, che la Confederazione ridurrà del 7,8% i fondi per le indennità nel traffico regionale viaggiatori dal 2024. Insomma, la Confederazione stringe la cinghia. A ciò si aggiunge un aumento dell’IVA dello 0,4% deciso nella votazione sull’AVS. Swisspass fa anche notare che i prezzi dei trasporti pubblici erano stabili dal 2016, ovvero da 7 anni, il periodo più lungo di sempre senza aumenti di prezzo.

L’ACSI ritiene quanto affermato dall’Alleanza Swisspass comprensibile. Del resto il +4,3% annunciato risulta più contenuto dei rincari in altri settori, come energia, salute o beni di consumo. Ciò non toglie che i trasporti pubblici dovrebbero essere più convenienti in Svizzera. A maggior ragione in un contesto inflazionistico, per incentivarne l’utilizzo la Confederazione non dovrebbe tagliare i fondi, ma fare l’esatto contrario.

Una nota positiva è rappresentata dalla conferma da parte di Swisspass dell’introduzione di un abbonamento flessibile “a credito” da dicembre 2023, che permetterà di acquistare biglietti a prezzi più bassi utilizzando il “credito” precedentemente caricato sull’abbonamento. Da tempo l’ACSI chiedeva alternative al costoso abbonamento generale e al limitato abbonamento metà-prezzo.