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Alimenti sfusi e allergeni: ancora non ci siamo!

In Svizzera circa tre milioni di persone, tra cui molti bambini e giovani, soffrono di allergie e intolleranze. Per ciascuno di loro l’informazione sulla presenza di componenti critici negli alimenti è di fondamentale importanza. Nel caso di cibi preconfezionati, gli ingredienti, che possono provocare allergie o altre reazioni indesiderate, devono essere dichiarati sull’etichetta. Quest’obbligo vale di principio anche per gli alimenti offerti sfusi (ad esempio sulla carta dei menu al ristorante) ma in questi casi l’informazione può avvenire anche in modo orale, da parte del personale.

La situazione in quest’ambito è però “molto insoddisfacente”. Durante una campagna a livello nazionale, i chimici cantonali hanno effettuato più di 1100 ispezioni su derrate alimentari offerte sfuse: nel 55% di esse, i controlli hanno mostrato lacune che sono state contestate ufficialmente. In Ticino le ispezioni sono state 44, nella ristorazione e nei commerci (macellerie, gelaterie, panetterie e supermercati): in 30 casi (68%) si sono riscontrate non conformità sull’idoneità dell’informazione.
Una situazione inquietante se si pensa che chi è allergico a un determinato alimento lo deve assolutamente evitare (chi ha un’intolleranza ha un margine di manovra maggiore ma deve comunque sempre sapere esattamente cosa sta mangiando). Per tutti coloro che si trovano in questa situazione il consiglio è di informarsi e chiedere e, in caso di dubbio, evitare di consumare i cibi offerti.

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