Il consumo di integratori che contengono creatina è sempre più diffuso: questo composto organico è infatti ritenuto utile per varie discipline sportive. In molti però si chiedono se ci siano anche dei possibili effetti collaterali ai quali prestare attenzione. Cerchiamo allora di fare chiarezza, con l’aiuto della dietista-nutrizionista Diana Panizza Mathis. Abbiamo anche raccolto alcune testimonianze di persone che hanno fatto uso di questo integratore.
La creatina è un derivato amminoacidico naturalmente presente nell’organismo dei vertebrati, in particolare nei muscoli e nel cervello. Senza entrare eccessivamente nei tecnicismi, possiamo semplificare dicendo che essa consente di produrre l’energia necessaria a svolgere processi che richiedono sforzi muscolari. Non c’è quindi da stupirsi se, in particolare nello sport competitivo di alto livello, l’uso di integratori che la contengono sia piuttosto comune.
Come assumiamo la creatina “normalmente”?
Non c’è bisogno di assumere degli integratori perché il nostro corpo abbia la creatina che gli serve. Il fabbisogno viene normalmente colmato da un lato con l’assunzione di cibi di origine animale (in particolare carne e pesce) e dall’altro con la produzione interna (il corpo è in grado di produrre autonomamente un certo quantitativo di creatina, che varia da persona a persona, sufficiente generalmente a coprire una parte importante del fabbisogno).
L’articolo completo, apparso nella Bds 4.24, è visualizzabile di QUI.