Le nostre battaglie Diritti del consumatore Trasporti

Da gennaio migliorano i diritti dei passeggeri elvetici

Nel pacchetto legislativo «Organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria» (OIF), che entrerà in vigore col nuovo anno, sono inclusi cambiamenti che permetteranno ai passeggeri dei trasporti pubblici di ottenere rimborsi in caso di lunghi ritardi. Questi cambiamenti difficilmente sarebbero avvenuti senza il lavoro dell’ACSI e dei nostri colleghi di oltre Gottardo.

Le migliorie, delle quali avevamo già parlato negli scorsi mesi, permetteranno agli utenti dei trasporti pubblici svizzeri di essere su un piano analogo di quelli UE. Con colpevole ritardo però, visto che nell’UE i passeggeri godono di questi diritti già dal 2012.

In buona sintesi, in caso di ritardo superiore a un’ora scatta il diritto al rimborso sia per i possessori di biglietti che per i possessori di abbonamenti. Niente più buoni caffè o altri gesti simbolici delle FFS o delle aziende regionali di trasporto pubblico dunque, ma reali soldi che tornano nelle tasche degli utenti. Viene rimborsato il 25% del valore del biglietto per un ritardo superiore a un’ora, e il 50% del valore per un ritardo superiore alle due ore. Il rimborso avviene solo se il valore del biglietto è di almeno 20 franchi nel caso di un’ora, 10 franchi nel caso di due ore e se il valore del rimborso stesso arriva ad almeno 5 franchi. I possessori di abbonamenti ricevono il corrispondente giornaliero del valore del proprio abbonamento.

Le modifiche sono un passo avanti, anche se l’ACSI avrebbe voluto di più. Ora l’ACSI vigilerà sul fatto che le aziende di trasporto pubblico informino adeguatamente gli utenti sui loro nuovi diritti di rimborso: perché se i consumatori non verranno informati, non potranno usufruire di queste nuove possibilità.