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Deroghe sulle derrate: occhio all’adesivo rosso

Il Consiglio federale ha annunciato oggi che per un periodo di sei mesi le indicazioni sull’imballaggio di alcune derrate alimentari potrebbero non più corrispondere al contenuto. L’ACSI comprende le ragioni di questa scelta, ma con un’importante riserva. 

Come si legge nel comunicato del governo:

L’emergenza coronavirus comporta problemi di fornitura di alcuni ingredienti e materiali di imballaggio per l’industria alimentare che deve quindi provvedere a sostituirli. Le informazioni sull’imballaggio possono pertanto non corrispondere più alle proprietà effettive delle derrate alimentari, che di conseguenza non potrebbero più essere vendute secondo il diritto vigente. Se questi prodotti non potessero più essere venduti, ne deriverebbe probabilmente una loro penuria e la loro disponibilità non sarebbe più garantita. Gli ingredienti alimentari dovrebbero inoltre essere gettati perché non sarebbe più possibile produrre le derrate alimentari nel modo dichiarato sull’imballaggio (spreco alimentare). Infine, la rietichettatura a corto termine sarebbe dispendiosa e spesso non fattibile in tempi brevi.

In sostanza, sono concesse deroghe alle norme vigenti in materia di etichettatura delle derrate alimentari per un periodo di sei mesi. Queste deroghe sono tuttavia consentite soltanto se la salute dei consumatori non ne risulta messa in pericolo (pensiamo, per esempio, alle allergie). Inoltre, sugli imballaggi dei prodotti che usufruiscono di questa deroga dovrà essere apposto un adesivo rosso con l’indicazione di un sito Internet che fornisce informazioni sulle caratteristiche effettive delle derrate alimentari (composizione, provenienza degli ingredienti, metodo di produzione) e sul motivo della deroga.

L’ACSI comprende le ragioni che hanno spinto il governo a prendere questa decisione. Tuttavia, c’è un problema di non poco conto: per non meglio specificate “ragioni tecniche”, potrà essere concesso che ad alcuni prodotti non venga apposto l’adesivo rosso sulla confezione, bensì, venga posto soltanto nel reparto del supermercato. Questo passo appare eccessivo e renderà difficile ai consumatori poter fare delle scelte di acquisto veramente informate. Non di rado capita del resto che nei reparti dei supermercati vengano fatti degli errori o le etichette non siano aggiornate. L’ACSI ritiene inaccettabile vendere un prodotto con un imballaggio che reca informazioni non veritiere senza alcuna correzione sull’imballaggio stesso.