Secondo gli esperti è necessario che un’ampia fetta della popolazione scarichi l’app affinché questa abbia un reale effetto. Peccato che quasi il 30% degli svizzeri non possa farlo!
“Ognuno di noi deve fare la sua parte rispettando le norme ed utilizzando l’app SwissCovid. Affinché sia efficace deve averla il 60-70% della popolazione”. È quanto ha spiegato Christian Garzoni, specialista in malattie infettive, alla RSI alcuni giorni fa. Ebbene questo obiettivo appare decisamente arduo da raggiungere, se si considera che circa il 10% degli svizzeri non possiede uno smartphone, e il 20% di chi ne ha uno, possiede un modello troppo vecchio per poter scaricare l’app. Questo significa che circa il 28% degli svizzeri non può, volente o nolente, scaricare SwissCovid.
I dati provengono dagli stessi operatori telefonici. Interrogata in merito da Handelsblatt, Sunrise ha infatti dichiarato che circa il 18,9% dei suoi utenti non può scaricare l’app. Swisscom ha parlato di circa il 20%. Per poter scaricare l’app infatti, bisogna avere almeno iOS 13.5 (nel caso di Apple) o Android 6 (nel caso di Google).
L’ACSI ha già ricevuto segnalazioni dai propri soci che affermano di non poter scaricare l’app. “Io non comprerò un nuovo smartphone soltanto per questa app”, ci ha spiegato comprensibilmente una nostra socia. Da notare che spesso sono proprio le persone anziane, che avrebbero più bisogno dell’app, ad avere smartphone troppo vecchi per poterla scaricare.
L’Ufficio federale della sanità pubblica risponde spiegando che la decisione di creare un’app utilizzabile soltanto dai modelli dal 13.5 in poi di iOS e dal 6 in poi di Android è stata presa da Apple e Google. I due giganti hanno addotto motivi tecnici per la scelta. Inoltre secondo Sang-Il Kim, uno dei responsabili dell’app, in realtà lo strumento può essere efficace anche se lo utilizza una percentuale minore della popolazione, soprattutto se ad utilizzarlo sono coloro che si spostano molto e sono socialmente attivi.
