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Se è il carrello a guidare il consumatore

Da diversi anni la grande distribuzione si dà da fare per sostituire casse e cassiere. Una start-up americana, Focal System, fondata in California, ha inventato un carrello che fa ormai praticamente tutto: dotato di una camera che riconosce tutti i prodotti collocativi dal cliente, sa fare i conti senza uno sbaglio, addebita automaticamente la fattura al cliente, su carta di credito o conto bancario, registrati in precedenza.

Amazon ha subito sperimentato il sistema in un negozio prototipo a Seattle. La tecnologia, definita “Go”, ha avuto qualche inconveniente: superati i venti clienti simultanei si creava qualche inghippo, se l’acquirente si spostava troppo velocemente, il rilevatore non riusciva più a seguirlo. Si è corso ai ripari e il sistema è commercializzato. Infatti, da quanto si legge, è stato lanciato a gran cassa (è il caso di dirlo) nella recente NRF 2018, la grande esposizione nuovayorkese del commercio. E con proposta allettante: il materiale è fornito gratuitamente, la società ricupererà in seguito con un abbonamento mensile. Una trentina di supermercati in Canada, New Jersey, Gran Bretagna l’avrebbero già adottato. In Francia un fabbricante di carrelli (Ateliers Reunis) sta studiandone l’applicazione. C’è da scommettere che non tarderà ad arrivare anche da noi.

Quella start-up ha però già fatto un ulteriore passo innanzi. Dice l’inventore in un’intervista a un quotidiano economico francese: “Un tablet permetterà un’interazione con il cliente localizzato all’interno del negozio; si potrà segnalargli dove si trovano i prodotti che possono interessargli, le promozioni, si può immaginare un percorso sulla base della sua lista della spesa, si rileverà subito il prodotto mancante…”. Si calcola così che il sistema permetterebbe di “generare un 10% in più di cifra d’affari.”

C’è ormai tutto: la necessità di competere con il commercio on-line (qui almeno i prodotti si possono vedere prima di sceglierli e addebitarli); l’idea di essere più produttivi, eliminare dei costi (cassiere) e aumentare i profitti; l’intenzione ovvia di mettere le dande elettroniche al consumatore e indurlo ad acquistare ciò che si vuole e interessa alla propria cifra d’affari.