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Il semi-confinamento ha pesato su giovani e ticinesi

Secondo un sondaggio commissionato dall’USAV, l’Ufficio federale di sicurezza alimentare e di veterinaria, la salute dei ticinesi è stata particolarmente toccata durante il semi-confinamento da un’attività fisica ridotta e un’alimentazione peggiore o eccessiva. A livello nazionale, gli under 45 hanno visto le loro condizioni peggiorare, mentre gli anziani sono stati meno toccati.

C’è chi ha approfittato del lockdown per riscoprire il piacere della cucina, altri hanno privilegiato i cibi sani anche nell’ottica di proteggere il proprio sistema immunitario. Tuttavia, secondo quando emerge dal sondaggio commissionato dall’USAV, nel complesso si è consumato più cibo, inclusi molti snack non sempre sani. Inoltre la sedentarietà aumentata ha portato a una riduzione, talvolta drastica, dell’attività fisica praticata. Il Ticino è emerso come il cantone dove le abitudini alimentari sono peggiorate maggiormente durante il semi-confinamento. Inoltre a livello nazionale le persone sotto i 45 anni, soprattutto se residenti in aree urbane, sono state le più colpite, anche a causa del telelavoro o del lavoro ad orario ridotto. Queste misure hanno invece influito in maniera più ridotta sugli anziani.