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Sempre più acquisti online da venditori esteri

Lo scorso anno gli svizzeri che fanno acquisti sulle vie del web hanno speso globalmente 8 miliardi di franchi, 1,55 dei quali sono finiti nelle casse di venditori con sedi all’estero. È in pratica il 20% dell’ammontare globale, una percentuale che è quadruplicata negli ultimi quattro anni, grazie anche alla diminuzione del valore dell’euro rispetto al franco svizzero (ora si è però avuta un’inversione di tendenza sul mercato dei cambi, così che la crescita in questione a medio-lungo termine potrebbe attenuarsi).

La notevole crescita degli acquisti fatti al di là delle nostre frontiere telematiche ha quindi spronato i venditori svizzeri dell’e-commerce a darsi una mossa su più fronti, a iniziare da quello della prontezza nel recapitare gli articoli ai loro clienti e quindi dalla logistica. Per i consumatori svizzeri non è così importante ricevere a casa un articolo già il giorno successivo all’ordine, ma le spedizioni da parte dei venditori il giorno stesso in cui è stato perfezionato l’acquisto sono ormai diventate uno standard. Tanto che il 40% di pacchi e pacchetti viene ora spedito tramite Posta A, una percentuale di gran lunga maggiore rispetto al 5% registrato cinque anni fa.

In ogni caso, la concorrenza da parte dei venditori esteri si fa sentire sempre di più e in Svizzera a dominare in misura crescente la scena è Amazon, per quel che concerne gli acquisti fatti oltre frontiera dai consumatori di casa nostra. La filiale tedesca del gigante mondiale dell’e-commerce, per esempio, nel 2016 ha registrato un aumento del 20% della sua cifra d’affari e a questa crescita hanno sicuramente contribuito anche gli internauti elvetici, pur se Amazon.de non ha voluto fornire delle cifre a questo proposito. Quindi, si può tranquillamente scommettere che Amazon – indipendentemente dal fatto che sia con la sua filiale tedesca, italiana, francese o altro – sta occupando sempre di più e nei più svariati settori merceologici il territorio svizzero del commercio online. E questo anche perché sui vari siti di Amazon moltissimi articoli costano meno che da noi, un fattore che di sicuro ha la sua bella influenza.

E per fortuna che Amazon – nell’ottica dei venditori elvetici attivi nell’e-commerce – non ha ancora messo a disposizione dei suoi clienti svizzeri tutti quei programmi di fidelizzazione e ulteriore risparmio di cui possono godere i consumatori che vivono nelle nazioni dell’Unione Europea. Si può però stare certi che prima o poi i suoi strateghi del marketing penseranno anche a questo e allora in casa nostra i venditori dovranno per forza darsi un’ulteriore mossa, se non vorranno essere messi alle corde su un ring dove la lotta si fa sempre più feroce.