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Sette paesi si coordinano per l’introduzione volontaria del Nutri-Score

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Un comitato direttivo e un comitato scientifico si impegneranno per facilitare l’impiego volontario del sistema di etichettatura Nutri-Score all’interno di sette paesi, fra i quali la Svizzera. Ad unire le forze saranno, oltre al nostro paese, anche Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda e Spagna.

La prima riunione del comitato direttivo ha avuto luogo lo scorso 25 gennaio. Ne fanno parte rappresentanti delle autorità responsabili di tutti i sette paesi. “L’obiettivo è facilitare attraverso procedure comuni l’utilizzo di Nutri-Score alle aziende alimentari. È anche importante raggiungere le piccole imprese e garantire la fruibilità per i consumatori”, si legge nel comunicato dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria. Il comitato scientifico dal canto suo si è riunito per la prima volta il 12 febbraio e ha il compito di esaminare possibili ulteriori sviluppi del sistema Nutri-Score per una migliore salute dei consumatori.

Il Nutri-Score, una delle priorità per il 2021 dell’Alleanza delle organizzazioni di difesa dei consumatori, è un sistema di etichettatura basato su un codice cromatico che permette ai consumatori di informarsi sui contenuti dei prodotti che acquistano senza dover leggere lunghe e minuscole etichette. Come spiega anche l’USAV nel suo comunicato, “in aggiunta alle raccomandazioni nutrizionali, Nutri-Score è uno strumento di riferimento che aiuta i consumatori a fare scelte sane durante la spesa, oltre a motivare l’industria alimentare a migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti offerti”.

“In Svizzera, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sostiene Nutri-Score da settembre 2019. Ad oggi, 34 produttori e dettaglianti svizzeri si sono impegnati a introdurre Nutri-Score, 56 marche e oltre 1300 prodotti sono già o saranno presto caratterizzati con il label Nutri-Score”, spiega l’USAV.

Il sistema ha una solida base scientifica per confrontare prodotti dello stesso gruppo alimentare (non serve a confrontare una coca-cola con un prosciutto, bensì a paragonare prodotti della medesima categoria).

L’ACSI continua a sostenere in maniera convinta uno strumento che promuove la trasparenza e facilita la vita dei consumatori che fanno la spesa, permettendogli di fare scelte libere ma al contempo informate.